Cybersecurity

10 motivi per cui Webroot è l’antivirus ideale per gli ambienti virtuali

16 Settembre 2016

Se lavori in ambiente virtuale probabilmente stai facendo qualche “sacrificio” in termini di sicurezza o in termini di prestazioni.

Gli antivirus tradizionali, quelli basati sulle firme per intenderci, hanno un impatto sulle prestazioni del tuo ambiente virtuale: probabilmente te ne accorgi ogni volta che parte un aggiornamento o una scansione completa… ma spesso anche mentre l’antivirus è lì fermo che non fa nulla!

Magari hai pensato che per risolvere il problema delle prestazioni bastasse prendere un antivirus ottimizzato per gli ambienti virtuali, i cosiddetti antivirus agentless, ossia senza agenti da installare sulle singole macchine virtuali.

Ma questo richiede dei sacrifici in ambito di sicurezza: infatti, per esempio, non puoi fare la scansione della memoria virtuale, che è il luogo esatto dove molti recenti virus vanno a nascondersi.
Infatti si diffondono sempre più spesso i virus “senza file”, ossia infezioni che non arrivano al tuo sistema tramite un normale file, ma “sporcano” direttamente la memoria.
Con tutti i problemi che ci sono da affrontare, ecco che ti devi occupare pure dell’antivirus per l’ambiente virtuale!
 

Cosa puoi fare per risolvere questo problema?

Abbracciare la soluzione Webroot è una possibilità, anzi: ci sono ben 10 motivi per cui Webroot è l’antivirus perfetto per il tuo ambiente virtuale.

  1. Agenti semplici da distribuire, meno di 800 KB
    Quante volte hai visto un antivirus che potrebbe stare su un vecchissimo floppy disk? Se catturi una schermata del tuo PC o del tuo server, quella schermata pesa più dell’installer di Webroot. Un installer così piccolo consente rapidi setup e non ti "mangerà" nemmeno tanto spazio su disco.
  2. Installazione alla velocità della luce
    Diciamo che l’installazione dura 10 secondi, anche se fonti indipendenti (vedi il documento Comparativa Webroot) e autorevoli riportano che il tempo medio di installazione è di soli 6 secondi.
  3. Prestazioni da primato
    Webroot è in grado di scandire il tuo sistema in meno di 60 secondi; quanto ci mette il tuo antivirus?
  4. Basso uso della CPU durante la scansione
    Meno del 19% durante la scansione… magari il tuo antivirus non riesce a stare così basso nemmeno mentre è fermo e inattivo.
  5. CPU libera in fase di inattività
    Meno dell'1% di utilizzo della CPU in condizioni di inattività… non ti accorgi nemmeno che è in esecuzione.
  6. E la memoria?
    Meno di 1 MB quando è a riposo e una manciata di MB quando è al lavoro… ci crederesti?
  7. Ma Hyper-V, VMware, Citrix…
    Non importa quale sia il tuo ambiente virtuale, Webroot farà il suo lavoro senza crearti problemi.
  8. Senza firme
    Esatto, un antivirus senza le firme. Essendo basato su cloud, tutto il peso e l’elaborazione è spostata sul cloud. Non essendoci le firme, non ti devi preoccupare nemmeno se è aggiornato o meno…. Perché è sempre aggiornato e grazie al cloud la protezione sarà sempre in tempo reale.
  9. Zero rischi operativi
    Con un antivirus tradizionale l’aggiornamento delle firme è il meccanismo per essere protetti: finché aggiorni le firme e le definizioni si aggiornano correttamente, sei protetto (a scapito delle performance). Ma spesso capita che un aggiornamento sbagliato blocchi completamente il tuo lavoro. Con Webroot la fase di aggiornamento è completamente assente!
  10. Sicurezza senza compromessi
    Dimenticati degli antivirus agentless: sono stati inventati solo per migliorare le prestazioni degli antivirus tradizionali, ma a scapito della sicurezza.

Con le incredibili prestazioni di Webroot non ti accorgerai nemmeno che c’è un antivirus (sempre aggiornato) installato.
 
Non credi a una sola parola di quello che ho scritto? Non ti resta che provarlo subito e scoprire che è tutto vero!

Prova Webroot 
 
 

Autore
Gabriele Palumbo
Nasco a Bologna ma ho vissuto l’infanzia in Piemonte, l’adolescenza in Puglia e la maturità tra Umbria, Toscana, Puglia, Emilia-Romagna e Lombardia (e non è ancora finita). Ho avuto quindi modo di entrare in contatto con diversi ambienti e contesti sociali. Una formazione umanistica (Sociologia della devianza a Perugia e Relazioni Internazionali a Pisa), passione per la scrittura e decine di corsi sul mondo digital sono state ottime basi per entrare nel campo del marketing e della comunicazione. Nel 2015 pubblico il romanzo breve “Ci siamo solo persi di vista” e, a inizio 2019, pubblico la biografia della rock band “Ministri”, entrata in poche ore nei Top Sellers di Amazon. Un romanzo è in fase di scrittura. Terminati gli studi entro attivamente nel mondo della musica, organizzando svariati concerti e un festival, e della comunicazione digitale, gestendo la linea editoriale di blog e social e ricoprendo ruoli di copywriter e content editor. Nel 2017 entro nel collettivo Dischirotti. occupandomi dei contenuti web, mentre il 2018 mi vede prima nell’agenzia FLOOR concerti come booking agent per svariati artisti e poi in VOX concerti come direttore di produzione. Tornato a Bologna inizio a collaborare con l’etichetta discografica Manita Dischi come project manager e svolgo un tirocinio presso l’agenzia di marketing e comunicazione digitale Engine Lab, nel ruolo di content editor. Dal 2020 al 2023 ho collaborato, sia come editor che come contributor, con Fantastico.esclamativo, newsletter letteraria e rivista culturale creata da Alberto Guidetti de Lo Stato Sociale. Ogni due sabati invio “Capibara”, una newsletter che tratta di attualità e meme in un progetto che, occasionalmente, porto anche dal vivo sotto forma di Stand-Up. Attualmente ricopro il ruolo di Channel Marketing Manager in Achab, con particolare focus su contenuti editoriali, analytics, marketing automation e CMS.
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