Backup, DR e business continuity

3 modi per rendere il BCDR il tuo servizio più redditizio

29 Luglio 2021

Spesso gli MSP si servono di diversi prodotti di vendor differenti per erogare servizi di backup, disaster recovery e business continuity. Questo accade perché non tutti i clienti hanno le stesse esigenze in termini di protezione dei dati o di continuità operativa.

C’è il cliente che può permettersi un fermo di qualche ora, quello che non può permettersi di stare fermo neanche un’ora, quello che ha solo bisogno di un backup per il server… immagino che anche tu utilizzi diverse soluzioni di backup, business continuity e disaster recovery per andare incontro alle esigenze dei clienti.

Se da un lato questo ti permette di proporre un’offerta abbastanza completa, dall’altro fa emergere una serie di problemi che possono avere un impatto su quanto effettivamente questi servizi ti permettono di guadagnare.

In questo articolo voglio fare un paio di considerazioni che potrebbero aiutarti a trarre il massimo dai tuoi servizi di BCDR.

Cerca di lavorare con meno vendor

Più vendor significa più teste da gestire. E questo fa sì che i tecnici debbano apprendere una varietà di processi diversi per la configurazione, l’implementazione, il ripristino e così via. Ogni vendor in più richiede un particolare livello di competenza dai tuoi tecnici, quindi stipendi più alti. Inoltre l’onboarding di un nuovo tecnico richiede più tempo, in quanto bisogna formarlo su tutti i tool che utilizzate in azienda.

In sintesi: devi destreggiarti fra mille ostacoli e può essere frustrante, costoso e, tutto sommato, non ne vale la pena.

Lavorare con meno vendor, invece, consente a te e ai tuoi tecnici di risparmiare una notevole quantità di tempo e quindi di soldi. Oltre a questo, usando un numero limitato di soluzioni, i tecnici potranno acquisire un livello di competenza impossibile da raggiungere quando si deve lavorare con mille tool diversi. Questo vuol dire che potranno agire più velocemente ed efficacemente in caso di problemi, permettendoti di erogare un servizio qualitativamente migliore.

Sul mercato esistono alcune soluzioni abbastanza complete da permetterti di ridurre il numero di prodotti per il backup che utilizzi tutti i giorni.

Scegli i clienti giusti

Durante i primi anni di attività, molti MSP cercano di arraffare più clienti e lavori possibili in modo da aumentare le entrate e poter “portare il pane a casa”. Potresti sopravvivere lavorando così per un po’, ma dopo un paio di anni ti troveresti ad affogare nei costi di gestione, nelle richieste dei clienti, nella manutenzione e nel garantire i diversi livelli di SLA pattuiti con i clienti.

La verità è che non tutti i clienti sono dei buoni clienti, almeno per te.

Un buon modo per evitare di annegare tra mille lavori che portano più mal di testa che soldi nelle tue tasche, è quello di costruire un profilo ideale del tuo cliente e standardizzare il più possibile.

Avere uno SLA diverso per ogni cliente, ad esempio, dal punto di vista organizzativo e operativo è un incubo. Occorre porsi delle domande: quel cliente è giusto per te e la tua azienda? Le tecnologie che utilizzate sono in grado di soddisfare le sue richieste? Se la risposta è no, si parla col cliente e, in tutta franchezza si mettono le cose in chiaro. Se ci si può venire incontro allora è possibile continuare la collaborazione, altrimenti si prendono strade diverse.

Per crescere in modo sostenibile è importante valutare i clienti in base a ciò che è meglio per te a 360 gradi, piuttosto che ragionare solo sull’aumento del fatturato che questo può portare alla tua azienda.

Un altro aspetto da considerare è quello della sicurezza. Al giorno d’oggi, con il proliferare dei cyber attacchi, in caso di perdita o furto di dati i clienti accusano sempre più spesso i fornitori di non averli protetti a dovere.

Magari il fornitore ha anche detto chiaramente al cliente che ci sarebbe stato bisogno di un sistema di disaster recovery per la sua azienda, ma questi ha ignorato i suoi consigli rispondendo con il più classico dei “ma vuoi che succeda proprio a me?”

Oggi più che mai è importante lavorare con clienti consapevoli e sensibili al tema della sicurezza informatica. Un sistema di business continuity e disaster recovery non mette solo al sicuro il tuo cliente, ma permette anche a te di dormire più sereno.

Se un cliente si rifiuta di adottare il sistema di protezione che tu reputi più adatto alla sua realtà aziendale, allora è meglio non collaborare con quel cliente.

Scegli la soluzione giusta

L’ultimo consiglio che mi sento di darti è di utilizzare una soluzione che ti permette di coprire il più possibile le esigenze dei clienti e di proteggere i loro dati in maniera semplice ma efficace.

Ci sono diverse soluzioni e dovresti scegliere quella adatta alle tue esigenze, ma ci tengo a citare Axcient x360Recover Direct-to-Cloud, la soluzione di backup, disaster recovery e business continuity per PC e server che salva i dati direttamente nel cloud, senza appliance.

Nel corso di una sessione on demand abbiamo analizzato gli scenari più comuni che potrebbero verificarsi in caso di disastro e scoperto come un prodotto come Axcient sia capace di supportare gli MSP in queste situazioni.

Guarda il Webinar On Demand

Fonte: Axcient

Autore
Claudio Panerai
Gli ultimi prodotti che vi ho portato, nel 2021: BlackBerry Protect Endpoint protection a prova di futuro. Protezione contro le minacce moderna anche offline, anche se l’agente non è aggiornato. ConnectWise Automate RMM pronto all’uso per chi inizia, ma stabile e iperconfigurabile per MSP più navigati. Zomentum La piattaforma per MSP che accelera le vendita grazie a offerte efficaci e ordini più veloci. Axcient Direct To Cloud Backup, Disaster recovery e business continuity direttamente nel cloud, senza appliance. Prezzo fisso tutto incluso, spazio illimitato, con possibilità di ripartenza nel cloud. Carbonite Endpoint Consente agli MSP di proteggere i dati che risiedono sulle postazioni di lavoro dei clienti, anche quando questi sono fuori sede.
Nato a Ivrea nel 1969, è sposato e padre di due figlie. Laureato in Scienze dell’Informazione nel 1993, ha dapprima svolto numerose consulenze e corsi di formazione per varie società per poi diventare responsabile IT per la filiale italiana del più grande editore mondiale di informatica, IDG Communications. Dal 2004 lavora in Achab dapprima come Responsabile del Supporto Tecnico per poi assumere dal 2008 la carica di Direttore Tecnico. Giornalista iscritto all’albo dei pubblicisti, dal 1992 pubblica regolarmente articoli su riviste di informatica e siti web di primo piano. Stimato da colleghi e clienti per la schiettezza e l’onestà intellettuale. Passioni: viaggi, lettura, cinema, Formula 1, sviluppo personale, investimenti immobiliari, forex trading. Claudio è anche su LinkedIn e Facebook.
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