Networking

7 cose che devi smettere di fare sulle tue reti

11 Dicembre 2018

Una gestione attiva delle reti è un’attività fondamentale per offrire un servizio di buon livello ai clienti.
Di solito la gestione del network viene vista come l’insieme di tante e noiose attività manuali. Ciò la rende costosa e poco propensa alla scalabilità.

È per questo che molti MSP semplicemente se ne disinteressano.

Ma decidere di non gestire l’infrastruttura di rete è un grosso rischio per la tua azienda. Molto probabilmente i tuoi clienti si aspettano che tu ti occupi della loro rete, che tu gliel’abbia promesso o no.

E se c’è un problema daranno la colpa a te.

Quindi trovare un modo di gestire il network in maniera efficiente diventa fondamentale per chi fa il tuo lavoro.

Ti porto qui sotto 7 attività manuali che dovresti smettere di fare perché non solo risultano totalmente inefficienti dal punto di vista economico, ma potrebbero addirittura danneggiare la tua azienda in caso di errori nella compilazione manuale di tabelle e documenti.

  1. Utilizzare i diagrammi Visio

Disegnare la rete dei tuoi clienti in Visio (o qualunque altro metodo manuale) ti porta via tantissimo tempo.

Alcuni tecnici spendono decine di ore sui diagrammi Visio ogni mese e ciò che ne ricavano è una mappa statica della rete che dopo un minuto va di nuovo aggiornata. Come fai a fare troubleshooting di una rete se la mappa che stai guardando è obsoleta e inutilizzabile?

Se utilizzi uno strumento come Auvik puoi ottenere una mappa sempre aggiornata e automatica senza spendere un minuto del tempo dei tuoi tecnici e collaboratori.

  1. Fare il backup manuale delle configurazioni dei device di rete

È facile e quasi ovvio nel 2018 pensare di fare un backup dei dati dei tuoi clienti. Ma, chissà perché, la situazione è diversa se parliamo di backup delle configurazioni dei device di rete.

Di solito il backup dei dispositivi di rete viene fatto periodicamente (ad esempio una volta al mese) e dev’essere premura dei tecnici ricordarsi di eseguirlo e ritagliarsi il tempo per farlo.

Questo però presenta una serie di rischi.

È molto probabile che il tecnico si dimentichi di eseguire il backup o che sia troppo occupato per farlo. Per cui se ci sono problemi con il router o lo switch del tuo cliente e tu non hai eseguito il backup, lui potrebbe non esserne felicissimo.

E quanto tempo ti occorrerà per ricostruire tutte le configurazioni da zero?

Anche in questo Auvik ti viene incontro salvando in automatico tutte le configurazioni dei device di rete e facendone il backup ogni volta che viene apportata una modifica. Zero stress, zero tempo impiegato, zero clienti scontenti.

  1. Tracciare il percorso dei cavi a mano

Può succedere che ci sia l’esigenza di aggiornare dei vecchi file con informazioni sulle reti cablate e che qualcuno venga incaricato di fare ciò.

Ecco ora immagina (non c’è neanche bisogno di viaggiare tanto con l’immaginazione) quanto tempo richiederebbe tracciare tutti i cavi e segnare le destinazioni di tutte le porte su un file Excel.

È un’attività folle.

È folle perché Auvik mappa in tempo reale tutti i collegamenti, cablati e non, di tutti i device di rete con le rispettive porte. Per cui hai tutto ciò che ti serve servito su un piatto d’argento.

  1. Scrivere le password dei clienti sui post-it

Più dell’80% degli MSP conserva le password dei clienti su fogli di calcolo Excel, documenti Word, database fatti in casa o in campi non protetti all’interno del loro CRM o PSA (Professional Service Automation).

Questo non solo è un problema di sicurezza, ma anche un incubo amministrativo nel caso in cui il dipendente dovesse andare via. In teoria dovresti cambiare tutte le password a cui il vecchio dipendente aveva accesso.

Se utilizzi Auvik, invece, puoi gestire in maniera semplice e sicura tutte le credenziali di accesso relative all’infrastruttura di rete dei tuoi clienti. Ogni tecnico ha accesso esattamente all’informazione che gli serve e a nient’altro.

PC con grafici

  1. Usare la CLI (Command-line Interface) per ogni cosa

Nonostante la Command-line interface abbia subito un’evoluzione nel design e nella facilità di utilizzo, in molti preferiscono non utilizzarla.

Altri, invece, se ne servono assiduamente e anche se sicuramente è uno strumento importante nella gestione delle reti, non può essere l’unico modo per ottenere le informazioni che ti servono sul network dei clienti.

Effettuare delle query a mano per ogni singolo device e cercare di collegare tutte le informazioni ricavate è un’operazione soggetta a errori che ti porta via un sacco di tempo.

Auvik, invece, ti mostra esattamente le informazioni di cui hai bisogno attraverso un’interfaccia semplice e intuitiva. E se ti serve davvero la CLI, con Auvik ti basta un click per accedervi direttamente.

  1. Perdere tempo cercando di accedere da remoto all’infrastruttura di rete

Un tempo chi si occupa di IT era costretto a recarsi fisicamente dal cliente per fare manutenzione o risolvere un problema di rete. Ora ovviamente ci sono dei tool che ti permettono di farlo da remoto.

Utilizzando un mix di strumenti di condivisione schermo, documentazione varia e client SSH/Telnet è possibile accedere in remoto alle reti dei clienti, ma è un bel casino da mettere in piedi.

Con Auvik invece puoi tirare su una finestra e loggarti direttamente nel device di rete di tuo interesse. Questo, oltre a far risparmiare un sacco di tempo ai tuoi tecnici, può esserti estremamente utile nelle situazioni in cui devi agire in fretta per risolvere un problema particolarmente urgente.

  1. Fare a mano inventario e assessment di rete

Trovare i dispositivi di rete e registrare i numeri seriali, produttori, modelli e versione del firmware è un’attività estremamente fastidiosa che spesso viene ignorata ma che diventa fondamentale quando devi fare l’onboarding di un nuovo cliente.

Certo, potresti dare un’occhiata al volo e cercare di stimare la complessità degli ambienti di rete. Ma magari poi, quando è troppo tardi, ti accorgi che eri totalmente fuori strada.

Ad esempio, se non hai un inventario preciso di tutti gli asset, potresti fare una quotazione a un nuovo cliente per poi accorgerti che la sua rete è grande il doppio di quanto tu pensassi.

Auvik, invece, è in grado di mostrarti esattamente quello con cui avrai a che fare quando vai da un potenziale cliente.

Come vedi, Auvik può toglierti gran parte degli impicci legati alla gestione delle reti e permetterti di lavorare meglio risparmiando tempo.

Se vuoi valutare la soluzione o saperne di più, scrivi senza impegno a sales@achab.it.

Tratto dal blog di Auvik.

Autore
Gabriele Palumbo
Nasco a Bologna ma ho vissuto l’infanzia in Piemonte, l’adolescenza in Puglia e la maturità tra Umbria, Toscana, Puglia, Emilia-Romagna e Lombardia (e non è ancora finita). Ho avuto quindi modo di entrare in contatto con diversi ambienti e contesti sociali. Una formazione umanistica (Sociologia della devianza a Perugia e Relazioni Internazionali a Pisa), passione per la scrittura e decine di corsi sul mondo digital sono state ottime basi per entrare nel campo del marketing e della comunicazione. Nel 2015 pubblico il romanzo breve “Ci siamo solo persi di vista” e, a inizio 2019, pubblico la biografia della rock band “Ministri”, entrata in poche ore nei Top Sellers di Amazon. Un romanzo è in fase di scrittura. Terminati gli studi entro attivamente nel mondo della musica, organizzando svariati concerti e un festival, e della comunicazione digitale, gestendo la linea editoriale di blog e social e ricoprendo ruoli di copywriter e content editor. Nel 2017 entro nel collettivo Dischirotti. occupandomi dei contenuti web, mentre il 2018 mi vede prima nell’agenzia FLOOR concerti come booking agent per svariati artisti e poi in VOX concerti come direttore di produzione. Tornato a Bologna inizio a collaborare con l’etichetta discografica Manita Dischi come project manager e svolgo un tirocinio presso l’agenzia di marketing e comunicazione digitale Engine Lab, nel ruolo di content editor. Dal 2020 al 2023 ho collaborato, sia come editor che come contributor, con Fantastico.esclamativo, newsletter letteraria e rivista culturale creata da Alberto Guidetti de Lo Stato Sociale. Ogni due sabati invio “Capibara”, una newsletter che tratta di attualità e meme in un progetto che, occasionalmente, porto anche dal vivo sotto forma di Stand-Up. Attualmente ricopro il ruolo di Channel Marketing Manager in Achab, con particolare focus su contenuti editoriali, analytics, marketing automation e CMS.
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