Cartelle pubbliche per tutti

30 Agosto 2013

"Il server Exchange è arrivato a fine corsa, prima o poi va sostituito: i segni di un possibile guasto hardware sono evidenti.
E anche il software, il caro vecchio Microsoft Exchange, dopo molti anni di onorato servizio va aggiornato con nuove e più potenti versioni".

Carlo, che segue il cliente da quasi vent’anni, ha fatto un preventivo onesto, sia per l’aggiornamento del software che per la sostituzione dell’hardware. E anche la consulenza e manodopera sono a buon mercato.

La cifra in fondo al preventivo, però, non è facile da digerire. E infatti il cliente non l’ha digerita.

Mentre Carlo ritocca i preventivi, cercando di limare qualche centesimo, il titolare dell’azienda cliente chiede: "Tutti hanno Gmail, perché non possiamo mettere la nostra posta su Gmail?".
Carlo risponde che è una strada percorribile, non è espertissimo, ma si può sperimentare.
I prezzi per portare la posta sui server del colosso Google sono più che competitivi, ma c’è un limite insormontabile.
Gmail, o la versione per aziende, Google Apps, non supporta le cartelle pubbliche, tanto care agli utenti Exchange.


Folders

"Oltre 10.000 contatti ed email pubbliche, frutto di decennale lavoro, non possono andare persi", dice il titolare. "Si deve poter fare: Carlo, aiutaci tu".
E a Carlo viene un’idea geniale: CodeTwo Public Folders.

Fa subito un test del software e funziona benissimo.

La posta elettronica risiede sui server gestiti da Google e i contatti pubblici all’intero di Outlook sono governati da Public Folders, che consente di condividere gli oggetti di Outlook senza avere Exchange e indipendentemente da dove si trovi il server di posta elettronica.

Carlo sostiene di non aver mai visto un software così economico, che funzioni così bene.
E il cliente è più che felice: ha risparmiato senza rinunciare a nulla!

Autore
Gabriele Palumbo
Nasco a Bologna ma ho vissuto l’infanzia in Piemonte, l’adolescenza in Puglia e la maturità tra Umbria, Toscana, Puglia, Emilia-Romagna e Lombardia (e non è ancora finita). Ho avuto quindi modo di entrare in contatto con diversi ambienti e contesti sociali. Una formazione umanistica (Sociologia della devianza a Perugia e Relazioni Internazionali a Pisa), passione per la scrittura e decine di corsi sul mondo digital sono state ottime basi per entrare nel campo del marketing e della comunicazione. Nel 2015 pubblico il romanzo breve “Ci siamo solo persi di vista” e, a inizio 2019, pubblico la biografia della rock band “Ministri”, entrata in poche ore nei Top Sellers di Amazon. Un romanzo è in fase di scrittura. Terminati gli studi entro attivamente nel mondo della musica, organizzando svariati concerti e un festival, e della comunicazione digitale, gestendo la linea editoriale di blog e social e ricoprendo ruoli di copywriter e content editor. Nel 2017 entro nel collettivo Dischirotti. occupandomi dei contenuti web, mentre il 2018 mi vede prima nell’agenzia FLOOR concerti come booking agent per svariati artisti e poi in VOX concerti come direttore di produzione. Tornato a Bologna inizio a collaborare con l’etichetta discografica Manita Dischi come project manager e svolgo un tirocinio presso l’agenzia di marketing e comunicazione digitale Engine Lab, nel ruolo di content editor. Dal 2020 al 2023 ho collaborato, sia come editor che come contributor, con Fantastico.esclamativo, newsletter letteraria e rivista culturale creata da Alberto Guidetti de Lo Stato Sociale. Ogni due sabati invio “Capibara”, una newsletter che tratta di attualità e meme in un progetto che, occasionalmente, porto anche dal vivo sotto forma di Stand-Up. Attualmente ricopro il ruolo di Channel Marketing Manager in Achab, con particolare focus su contenuti editoriali, analytics, marketing automation e CMS.
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