"Il server Exchange è arrivato a fine corsa, prima o poi va sostituito: i segni di un possibile guasto hardware sono evidenti.
E anche il software, il caro vecchio Microsoft Exchange, dopo molti anni di onorato servizio va aggiornato con nuove e più potenti versioni".
Carlo, che segue il cliente da quasi vent’anni, ha fatto un preventivo onesto, sia per l’aggiornamento del software che per la sostituzione dell’hardware. E anche la consulenza e manodopera sono a buon mercato.
La cifra in fondo al preventivo, però, non è facile da digerire. E infatti il cliente non l’ha digerita.
Mentre Carlo ritocca i preventivi, cercando di limare qualche centesimo, il titolare dell’azienda cliente chiede: "Tutti hanno Gmail, perché non possiamo mettere la nostra posta su Gmail?".
Carlo risponde che è una strada percorribile, non è espertissimo, ma si può sperimentare.
I prezzi per portare la posta sui server del colosso Google sono più che competitivi, ma c’è un limite insormontabile.
Gmail, o la versione per aziende, Google Apps, non supporta le cartelle pubbliche, tanto care agli utenti Exchange.
"Oltre 10.000 contatti ed email pubbliche, frutto di decennale lavoro, non possono andare persi", dice il titolare. "Si deve poter fare: Carlo, aiutaci tu".
E a Carlo viene un’idea geniale: CodeTwo Public Folders.
Fa subito un test del software e funziona benissimo.
La posta elettronica risiede sui server gestiti da Google e i contatti pubblici all’intero di Outlook sono governati da Public Folders, che consente di condividere gli oggetti di Outlook senza avere Exchange e indipendentemente da dove si trovi il server di posta elettronica.
Carlo sostiene di non aver mai visto un software così economico, che funzioni così bene.
E il cliente è più che felice: ha risparmiato senza rinunciare a nulla!