Cybersecurity

Chi ha paura del cloud? Svelato il motivo per cui non devi temere il cloud di Webroot

26 Febbraio 2020

Webroot è un antivirus che deve il proprio successo e la propria capacità di rilevare le infezioni al cloud.

Infatti nel cloud si trovano sia la console di amministrazione, sia l’intelligenza di Webroot.


Il fatto che sia così fortemente orientato al cloud non deve però far pensare che i dati lascino il computer e vadano chissà dove. Bisogna stare tranquilli per due motivi:

  1. un motivo formale;
  2. un motivo tecnologico.

Il motivo formale è che c’è un disclaimer chiaro e tondo da parte del produttore che dice esplicitamente che nel cloud non vanno informazioni personali.  

Il motivo tecnologico è presto detto: quando Webroot ha a che fare con un file, quello che fa è farne un riassunto. Diciamo che ne calcola un “identificativo”.

Detto in parole informatiche ne calcola l’MD5, cioè un insieme di caratteri univoco che identifica quel file. Ebbene è questo MD5 che viene confrontato con i dati del cloud e quindi non il contenuto o il proprietario del file che non ha niente a che vedere con il cloud.  

Quindi una volta che Webroot isola questo MD5 (una sorta di identificatore del file), lo confronta con tutti gli MD5: tutti gli identificativi di file che ci sono nel cloud, e in base a questo stabilisce se è buono o meno.


Se vuoi capire più in dettaglio cos’è e come si calcola l’”identificativo” di un file e in quale momento Webroot lo confronta con il cloud, prenditi cinque minuti (non di più!) e guarda con attenzione questo filmato!

Autore
Gabriele Palumbo
Nasco a Bologna ma ho vissuto l’infanzia in Piemonte, l’adolescenza in Puglia e la maturità tra Umbria, Toscana, Puglia, Emilia-Romagna e Lombardia (e non è ancora finita). Ho avuto quindi modo di entrare in contatto con diversi ambienti e contesti sociali. Una formazione umanistica (Sociologia della devianza a Perugia e Relazioni Internazionali a Pisa), passione per la scrittura e decine di corsi sul mondo digital sono state ottime basi per entrare nel campo del marketing e della comunicazione. Nel 2015 pubblico il romanzo breve “Ci siamo solo persi di vista” e, a inizio 2019, pubblico la biografia della rock band “Ministri”, entrata in poche ore nei Top Sellers di Amazon. Un romanzo è in fase di scrittura. Terminati gli studi entro attivamente nel mondo della musica, organizzando svariati concerti e un festival, e della comunicazione digitale, gestendo la linea editoriale di blog e social e ricoprendo ruoli di copywriter e content editor. Nel 2017 entro nel collettivo Dischirotti. occupandomi dei contenuti web, mentre il 2018 mi vede prima nell’agenzia FLOOR concerti come booking agent per svariati artisti e poi in VOX concerti come direttore di produzione. Tornato a Bologna inizio a collaborare con l’etichetta discografica Manita Dischi come project manager e svolgo un tirocinio presso l’agenzia di marketing e comunicazione digitale Engine Lab, nel ruolo di content editor. Dal 2020 al 2023 ho collaborato, sia come editor che come contributor, con Fantastico.esclamativo, newsletter letteraria e rivista culturale creata da Alberto Guidetti de Lo Stato Sociale. Ogni due sabati invio “Capibara”, una newsletter che tratta di attualità e meme in un progetto che, occasionalmente, porto anche dal vivo sotto forma di Stand-Up. Attualmente ricopro il ruolo di Channel Marketing Manager in Achab, con particolare focus su contenuti editoriali, analytics, marketing automation e CMS.
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