Business

Come combattere la crisi: un consiglio valido per tutti

04 Febbraio 2014

Quando ho letto questi numeri sono rimasto perplesso: quasi la metà delle micro-imprese italiane non ritengono utile Internet.

Non parliamo di numeri piccoli, perché se è vero che le micro-imprese in Italia sono meno di 900 mila, è pur vero che si tratta del 19% del tessuto imprenditoriale e che danno impiego al 23% dei lavoratori.
La sintesi del rapporto ISTAT è che queste micro-imprese non solo non hanno tutte una connessione a Internet, ma oltre il 42% ritiene che Internet non sia necessario per la propria attività.

Come è possibile?

Non sto dicendo che tutti debbano essere incollati a Facebook dalla mattina alla sera.
Sto dicendo che è incredibile non capire l’opportunità offerta da Internet.
Perché affermo questo con tanta sicurezza? Perché tutte le professioni sono uguali, come meccanismo di funzionamento:
richiesta – offerta – accettazione – esecuzione lavoro/servizio – pagamento.
Se qualcuno ha un’attività che nei suoi elementi base è diversa da questa, alzi la mano.

Per evitare di rimanere sul filosofico, ecco due situazioni che mi sono capitate davvero.
 
Il fruttivendolo tecnologico


Fruttivendolo


Nel 1999 lavoravo come consulente informatico; tra i vari clienti, avevo un fruttivendolo.
La sua richiesta era questa: "Dammi quello che mi aiuta a vendere".
"Allora mettiamo un fax server con scheda intelligente che può riconoscere i numeri di fax e instradarli automaticamente, per ricevere gli ordini in ogni momento, senza stare al telefono. Costo: cinque milioni", gli ho detto io.
Mi ha risposto: "Se mi aiuta a vendere, va bene".

Un anno dopo mi ha chiamato per dirmi che riceveva gli ordini via fax, che era contento e i suoi soldi erano ben spesi.
Anzi, mi chiedeva di "fargli spendere ancora" per guadagnare di più.
"Mettiamo un router con ISDN on-demand e un mailserver in casa, per ricevere ordini vie email anche se il fax è occupato e riceverli anche dall’estero, facendo risparmiare i clienti".
Mi ha risposto ancora: "Se mi aiuta a vendere, va bene".

Nel 2002 ho smesso di fare il consulente indipendente.
Anni dopo, a una corsa amatoriale di go kart, ho incontrato il mio ex cliente, il fruttivendolo.
Mi ha detto: "Sai che con i tuoi sistemi ho fatto tanti soldi?".
 
Il consulente concentrato sulla consulenza


Consulente

Nel 2013 ero alla ricerca di un consulente. Mi serviva una soluzione precisa a un problema preciso. Se mi fossi messo a studiare sarei arrivato alla conclusione di cui avevo bisogno, ma avrei impiegato troppi mesi (forse anni): per questo era molto più economico pagare un consulente.
Così ne ho trovato uno su Internet: il suo sito era molto semplice, illustrava le sue attività, le sue tariffe e c'era la possibilità di contattarlo via email e via Facebook.
Zero numeri di telefono. C'era tutto spiegato sulla pagina web.
I vantaggi per lui?
  • Non dover ripetere in continuazione cosa faceva;
  • non dover contrattare ogni volta sulle tariffe;
  • non dover questionare sui pagamenti;
  • non passare ore al telefono a dare informazioni: il suo tempo lo impiegava per fare le consulenze.
Ho pagato, mi ha fatto la consulenza e via.
So già qual è l'obiezione: "Eh, ma lui è un consulente…".
Si, questo era un consulente, ma come dicevo prima, la formula è sempre la stessa: preventivo – acquisto.
Non c’è professione che scappi a questa immutabile legge di mercato.


A proposito di leggi di mercato, mi permetto di fare un'afferamazione un po' forte: non ci sarà alcuna ripresa dalla crisi, detto in modo molto esplicito.
Il vero problema è che sono cambiate le regole del gioco e nessuno di preciso sa quali siano.

Che fare, quindi? L’unica cosa certa, per ora, è che se vuoi sopravvivere devi convivere con Internet.
Anzi, sfruttarlo!
Autore
Gabriele Palumbo
Nasco a Bologna ma ho vissuto l’infanzia in Piemonte, l’adolescenza in Puglia e la maturità tra Umbria, Toscana, Puglia, Emilia-Romagna e Lombardia (e non è ancora finita). Ho avuto quindi modo di entrare in contatto con diversi ambienti e contesti sociali. Una formazione umanistica (Sociologia della devianza a Perugia e Relazioni Internazionali a Pisa), passione per la scrittura e decine di corsi sul mondo digital sono state ottime basi per entrare nel campo del marketing e della comunicazione. Nel 2015 pubblico il romanzo breve “Ci siamo solo persi di vista” e, a inizio 2019, pubblico la biografia della rock band “Ministri”, entrata in poche ore nei Top Sellers di Amazon. Un romanzo è in fase di scrittura. Terminati gli studi entro attivamente nel mondo della musica, organizzando svariati concerti e un festival, e della comunicazione digitale, gestendo la linea editoriale di blog e social e ricoprendo ruoli di copywriter e content editor. Nel 2017 entro nel collettivo Dischirotti. occupandomi dei contenuti web, mentre il 2018 mi vede prima nell’agenzia FLOOR concerti come booking agent per svariati artisti e poi in VOX concerti come direttore di produzione. Tornato a Bologna inizio a collaborare con l’etichetta discografica Manita Dischi come project manager e svolgo un tirocinio presso l’agenzia di marketing e comunicazione digitale Engine Lab, nel ruolo di content editor. Dal 2020 al 2023 ho collaborato, sia come editor che come contributor, con Fantastico.esclamativo, newsletter letteraria e rivista culturale creata da Alberto Guidetti de Lo Stato Sociale. Ogni due sabati invio “Capibara”, una newsletter che tratta di attualità e meme in un progetto che, occasionalmente, porto anche dal vivo sotto forma di Stand-Up. Attualmente ricopro il ruolo di Channel Marketing Manager in Achab, con particolare focus su contenuti editoriali, analytics, marketing automation e CMS.
Commenti (3)
Iscriviti
Notificami
guest
3 Commenti
Più vecchio
Più recente Più votato
Inline Feedbacks
Guarda tutti i commenti
Claudio Panerai
Claudio Panerai
9 anni fa

Non basta internet, pero’ aiuta. In (quasi) tutti i settori.
Un esempio: affittare stanze: http://www.stanzasemplice.com.
Non dico che sia sempre tutto semplice, ma occorre rimboccarsi le maniche, sfruttando Internet.

Sandro Stefanelli
Sandro Stefanelli
9 anni fa

Per sconfiggere la crisi basta internet…….ma magari.

Toni
Toni
9 anni fa

Bravo Claudio….sarebbe da spiegare a molte piccole imprese il vantaggio di internet!

Tieniti aggiornato

Inserisci il tuo indirizzo e-mail per restare aggiornato su tutte le nostre iniziative