Soluzioni tecniche

Come gestire i dati su cloud con RClone

02 Novembre 2023

RClone: massimizzare la gestione dei dati su cloud

RClone è uno strumento versatile e potente progettato per semplificare la gestione e la sincronizzazione dei dati tra diverse piattaforme e servizi di cloud storage, tra i quali Wasabi, Google Drive, Microsoft Sharepoint/OneDrive.

Con una vasta gamma di funzionalità e una crescente lista di servizi di cloud supportati, RClone offre numerosi vantaggi per chiunque cerchi un modo affidabile ed efficiente per gestire i propri file e dati.

Di seguito, vedremo alcuni dei principali vantaggi dell’utilizzo di RClone:

  • Multi-Cloud Support: RClone supporta una vasta gamma di servizi di cloud storage, tra cui Dropbox, Google Drive, Amazon S3, Wasabi, Microsoft OneDrive/Sharepoint (e molti altri). Questo significa che risulta possibile sincronizzare e gestire i tuoi dati, e quelli dei tuoi clienti finali, su diverse piattaforme e senza dover utilizzare strumenti separati per ciascuna di esse.
  • Facilità di Configurazione: la configurazione è intuitiva e consente di creare “remote” per ogni diverso servizio di cloud storage i quali possono essere poi personalizzati per adattarsi alle esigenze specifiche tue o dei tuoi end-customers, consentendoti poi di definire come RClone dovrebbe interagire con ciascun servizio.
  • Sincronizzazione Bidirezionale: RClone supporta la sincronizzazione bidirezionale, il che significa che potrai aggiornare sia i dati locali che quelli sul cloud in modo efficace.
    Questo è ovviamente utile per mantenere i file sempre aggiornati e coerenti su tutte le piattaforme, lavoro simile a quello che probabilmente già esegui con il Client Microsoft OneDrive (o analoghi dei differenti Vendor) ma con il vantaggio di avere un unico punto di accesso, configurabile in pochi secondi, e trasparente all’utente finale.
  • Automazione: RClone può essere configurato/utilizzato tramite script e processi automatizzati, consentendo quindi di programmare, per praticità via RMM, attività di sincronizzazione e backup in modo regolare. Questo ti aiuterà a risparmiare tempo ed evitare i canonici e non voluti “errori umani”.
  • Sicurezza e Crittografia: RClone offre opzioni per crittografare i dati durante la sincronizzazione, garantendo che i file siano protetti sia durante il trasferimento che su destinazioni in cloud.
  • Open Source e Gratuito: RClone è un software open source e gratuito, il che significa che puoi utilizzarlo senza costi aggiuntivi e accedere al codice sorgente per personalizzazioni o contribuire allo sviluppo.
  • Comunità Attiva: RClone gode di una comunità attiva di utenti e sviluppatori.
    Ciò significa che si potranno facilmente trovare risorse, guide e supporto online in abbondanza per risolvere i problemi comuni e migliorare le capacità di utilizzo dello strumento.
  • Supporto “For Business”: RClone, oltre al supporto della sua community, offre anche una sezione di supporto diretto e personalizzazione definita “RClone for Business”. I piani sono attivabili a questo portale: RClone for Business.

RClone, come da informazioni sopra condivise, è quindi uno strumento essenziale per chiunque desideri gestire i dati in modo flessibile ed efficiente su diverse piattaforme e servizi di cloud.

Con la sua ampia gamma di funzionalità e il supporto per numerosi servizi, RClone rende la gestione dei dati più semplice, sicura e automatizzata anche via RMM, permettendoti di concentrarti sul tuo lavoro anziché sulle complessità della sincronizzazione dei file.

Qui di seguito verranno esposte varie procedure ed esempi validi per una prima partenza su piattaforma Microsoft Windows. Per ulteriori informazioni mirate in merito allo strumento si consiglia consultazione dei contenuti presenti in pagina ufficiale del prodotto e a relativo forum ufficiale gestito dalla Community:

  • Pagina ufficiale del prodotto: RClone.
  • Pagina relativa al forum della Community: Forum RClone.
Server

Installazione di RClone su OS WINDOWS

FASE 0: requisiti

  1. Un computer con sistema operativo Windows configurato in lingua ITA.
  2. Accesso con privilegi amministrativi.

FASE 1: download su RClone

  1. Portarsi in sito ufficiale di RClone sfruttando l’indirizzo https://rclone.org/downloads.
  2. Navigare verso il basso nella pagina fino a trovare la sezione “Downloads” e individuare la sezione relativa al download dell’ultima Stable Release per Windows.
  3. Scaricare il file di installazione sul computer (es: file ZIP in sezione Intel/AMD – 64 Bit).

FASE 2: estrazione dei file

  1. Una volta completato il download, aprire il file scaricato utilizzando un qualunque strumento adatto (Es: File manager di Windows, 7-Zip, Pea-Zip, etc.).
  2. Creare una directory a scelta sul computer, ad esempio: “C:\RCLONE\”.
  3. Estrarre tutto il contenuto del file ZIP in directory appena creata.

FASE 3: aggiunta di eseguibile su RClone

Per semplificare l’utilizzo di RClone da qualsiasi posizione nel prompt dei comandi, risulta possibile aggiungere RClone come Environment Variable. Per farlo occorrerà eseguire quanto segue:

  1. Premere su pulsante Start e ricercare per “variabili”.
  2. Localizzare e fare click su voce “Modifica le variabili di ambiente relative al sistema” (l’azione necessita di conferma UAC).
  3. Nella sezione “Variabili d’ambiente” portarsi in “Variabili di sistema”, e premere su pulsante “Nuova”.
  4. Inserire come “Nome variabile” la dicitura “RClone” e indicare in “Valore variabile” il percorso dell’eseguibile alla directory in cui è stato estratto RClone. Rispettando l’esempio riportato in fase precedente il percorso da inserire sarà: “C:\RCLONE\rclone.exe”
  5. Confermare le modifiche facendo clic su “OK” in tutte le finestre relative allo strumento di gestione variabili.

FASE 4: verifica dell’associazione a Environment Variable

  1. Avviare il prompt dei comandi (CMD – Command Prompt).
  2. Eseguire il seguente comando: %rclone% version.
  3. Verificare che l’output mostri la versione di RClone installata, confermando così la corretta implementazione dello strumento.

Esempi di configurazione

In questa parte dell’articolo verranno messi “in campo”, per mero titolo di esempio, #3 differenti strumenti Cloud tra tutti quelli effettivamente disponibili. Ogni strumento presenterà una differente funzione tra quelle offerte dallo strumento:

  • Google Drive à funzione SYNC
  • Microsoft Sharepoint à funzione LINK
  • Wasabi à funzione MOUNT

RClone e Google Drive – SYNC

In questa parte dell’articolo si porterà a titolo di esempio, con suddivisione in due parti, la configurazione e la messa in opera di un Remote di tipologia Google Drive utilizzando lo strumento SYNC, utile per eseguire sincronia di dati locali verso cloud.

PARTE A: configurazione di RClone per Google Drive

FASE 1: CONFIGURAZIONE RAPIDA A SINGOLA LINEA DI COMANDO

  1. Premere su pulsante Start ed eseguire ricerca di CMD. Selezionare ed avviare “Prompt dei comandi”
  2. Eseguire il comando seguente per avviare il processo di configurazione di R-Clone per Google Drive:
%rclone% config create “[NOME_REMOTE]” drive

Se ad esempio si volesse creare un Remote chiamandolo “rclonesyncdrivetest” basterebbe scrivere quanto segue:

%rclone% config create “rclonesyncdrivetest” drive

FASE 2: AUTORIZZAZIONE A GOOGLE DRIVE

  1. Si aprirà automaticamente il browser web predefinito portando l’utenza alla pagina di autorizzazione sync.
  2. Indicare  l’utenza Google interessata al sync e premere, per proseguire, su apposito pulsante.
  3. Autorizzare R-Clone ad accedere a Google Drive utilizzando il processo di autenticazione OAuth2. Seguire le istruzioni sul terminale per ottenere il token di accesso.

FASE 3: CONFERMA

  1. Sul terminale compariranno i dati relativi all’avvenuta configurazione del remote per Google Drive. Il remote è ora pronto all’uso e si può passare alla PARTE B.

PARTE B: SYNC bidirezionale tra Directory OS e Google Drive

FASE 1: SCRIPT DI SINCRONIZZAZIONE

  1. Utilizzando il prompt dei comandi eseguire il seguente comando:
%rclone% sync “[PERCORSO_LOCALE_CHE_SI_VUOLE_SINCRONIZZARE]” “[NOME_REMOTE:DIRECTORY_IN_CLOUD]

Se ad esempio si volesse attivare sincronia tra contenuti di directory “c:\materialedasincronizzareingdrive” e la cartella “temp” presente all’interno del Remote “rclonesyncdrivetest” basterebbe scrivere quanto segue:

%rclone% sync “c:\materialedasincronizzareingdrive” ” rclonesyncdrivetest:temp”

FASE 2: CONTROLLO SYNC

  1. Avviare da CMD la seguente attività “ls” per vedere i contenuti di “temp” presenti in Google Drive:
%rclone% ls ” rclonesyncdrivetest:temp”
  1. Controllare presenza dei file interessati assicurandosi così che la sincronizzazione sia stata effettuata con successo.

RClone e Microsoft OneDrive – Link

In questa parte dell’articolo si porterà a titolo di esempio, con suddivisione in due parti, la configurazione e la messa in opera di un Remote di tipologia Microsoft Onedrive. Come parte operativa verrà utilizzata la funzione LINK di RClone in grado di creare un collegamento diretto e pubblico, magari per un periodo di tempo ben definito, a una parte del dato presente in strumento Cloud.

PARTE A: configurazione di RClone per Microsoft OneDrive

FASE 1: CONFIGURAZIONE RAPIDA A SINGOLA LINEA DI COMANDO

  1. Premere su pulsante Start ed eseguire ricerca di CMD. Selezionare e avviare “Prompt dei comandi”
  2. Eseguire il comando seguente per avviare il processo di configurazione di RClone per OneDrive:
%rclone% config create “[NOME_REMOTE]” onedrive

Se ad esempio si volesse creare un Remote chiamandolo “rclonesynconedrivetest” basterebbe scrivere quanto segue:

%rclone% config create ” rclonesynconedrivetest ” onedrive

FASE 2: AUTORIZZAZIONE A MICROSOFT ONEDRIVE

  1. Si aprirà automaticamente il browser web predefinito portando l’utenza alla pagina di autorizzazione sync.
  2. Indicare  l’utenza Microsoft interessata al sync e premere, per proseguire, su apposito pulsante.
  3. Autorizzare RClone ad accedere ad account Microsoft, ed al suo OneDrive, utilizzando il processo di autenticazione OAuth2. Seguire le istruzioni sul terminale per ottenere il token di accesso.

FASE 3: CONFERMA

  1. Sul terminale compariranno i dati relativi all’avvenuta configurazione del remote per OneDrive. Il remote è ora pronto all’uso e si può passare alla PARTE B.

PARTE B: creazione di Link verso risorse Microsoft OneDrive

FASE 1: SCRIPT DI CREAZIONE LINK CON SCADENZA 1D

  1. Utilizzando il prompt dei comandi eseguire il seguente comando:
%rclone% link –expire 1d [NOME_REMOTE:DIRECTORY_IN_CLOUD/]

Se ad esempio si volesse attivare un link esterno per la risorsa “Recordings” presente in Remote OneDrive denominato “rclonesynconedrivetest” basterebbe scrivere quanto segue:

%rclone% link –expire 1d rclonesynconedrivetest:Recordings/
  • Su CMD verrà restituito un link diretto da utilizzare e/o comunicare a terzi per l’accesso alla share appena creata.

FASE 2: CONTROLLO FUNZIONALITÀ LINK

  1. Copiare da Command il link appena generato.
  2. Incollarlo in apposita barra del proprio browser web preferito, possibilmente in una finestra aperta in modalità “Incognito”, e verificarne la bontà.

RClone e Wasabi: Mount via RClone e WinFsp

In questa parte dell’articolo si porterà a titolo di esempio, con suddivisione in tre parti, la configurazione e la messa in opera di un Remote di tipologia Amazon S3 – Wasabi, ma sfruttando il wizard guidato a linea di comando (variante che in alcuni casi si desidererà utilizzare), l’installazione di WinFsp, strumento utile per eseguire mounting di partizioni, e la connessione del bucket Wasabi come partizione di sistema utilizzando funzione MOUNT di RClone.

PARTE A: configurazione di RClone per Wasabi

FASE 1: CONFIGURAZIONE ATTRAVERSO WIZARD GUIDATO

  1. Premere su pulsante Start ed eseguire ricerca di CMD. Selezionare e avviare “Prompt dei comandi”
  2. Eseguire il comando seguente per avviare il processo di configurazione di R-Clone per Wasabi – S3:
%rclone% config  
  • Scrivere “n” e premere “invio” per avviare creazione di nuovo Remote.
  • Inserire il nome del nuovo Remote, ad esempio “rclonesyncwasabitest”, e premere invio.
  • Scrivere “5” e premere su “invio” per selezionare tipologia “s3”.
  • Scrivere “27” e premere su “invio” per selezionare Object Storage “Wasabi”.
  • Scrivere “1” e premere su “invio” per attivare inserimento credenziali in passi successivi.
  • Inserire Access Key ID del proprio Bucket e premere “invio”.
  • Inserire Secret Access Key del proprio Bucket e premere “invio”.
  • Scrivere “1” e premere su “invio” per attivare v4 signature.
  • Scrivere numero della voce relativa a propria area quale, per esempio il n°6, attinente a “EU Central 1“ e a seguire premere su “invio”.
  • Scrivere un valore in attinenza a quanto selezionato in precedenza, ad esempio “EU-Central-1” e premere “invio”.
  • Scrivere “1” e premere “invio” per attivare il FULL CONTROL.
  • Scrivere “n” e premere “invio” per evitare la configurazione avanzata.
  • Scrivere “y” e premere “invio” per salvare il Remote.

PARTE B: installazione di WinFsp

FASE 1: SCARICAMENTO E INSTALLAZIONE DI WINFSP VIA WINGET

  1. Premere su pulsante Start ed eseguire ricerca di CMD. Selezionare ed avviare “Prompt dei comandi”
  2. Eseguire il comando seguente per avviare il processo di installazione di WinFsp attraverso strumento WinGet:
winget install winfsp  
  • Scrivere “y” e premere “invio” per accettare clausole e proseguire.
  • Seguire indicazioni di autenticazione/accettazione installazione via UAC.

PARTE C: Mount del Bucket attraverso omonima funzione

FASE 1: SCRIPT DI MOUNTING

  1. Utilizzando il prompt dei comandi eseguire il seguente comando:
%rclone% mount [NOME_DEL_REMOTE]:/ [LETTERA_PARTIZIONE]: –vfs-cache-mode full

Per quanto riportato in precedenti fasi quindi si dovrà inserire, per collegare il Remote “rclonesyncwasabitest” in lettera unità “Q:\”, che comparirà direttamente in esplora risorse di Windows, quanto segue:

%rclone% mount rclonesyncwasabitest:/ Q: –vfs-cache-mode full
Autore
Francesco Sorzini
Chi è Francesco Sorzini? Qualcuno scrisse: Quello che chiamiamo “io” è un vestito di Arlecchino fatto con tante identità e cucito (talora anche rabberciato) con i colori diversi delle nostre storie. Ma quando incontriamo la grazia di un amore, allora ci sembra di essere vestiti di una stoffa unica e luminosa, senza neanche più una toppa. Principalmente sono una persona che è passata attraverso differenti esperienze lavorative e che ha di conseguenza fatto sue molte interessanti "toppe colorate". Il vestito "rabberciato" che ora sto indossando è quindi molto variopinto e "caotico" ma l'amore che ho per il mio (nostro) lavoro, lo illumina immensamente (a dirla tutta anche le lampade a led che ho sopra la testa mi stanno aiutando parecchio... :-D )! Ovviamente per qualcuno affetto da discromatopsia , ed io lo sono, quel marasma di colori e sfumature sarà di poco conto... Fatevene una ragione ragazzi. Dedicatevi alla semplice luminosità in quanto per l'iridescenza c'è ben poco da fare! Tornando "seri", eccovi il mio "BIO": "Nerd" da ben prima che la categoria venisse definita "Geek" (alle mode non si comanda...), inizio la mia prima esperienza con l'IT già dal primo anno delle scuole medie. Grazie a tale pioneristico progetto di educazione informatica (da me scelto in alternativa al progetto "latino") vengo iniziato al basic ed alle logiche if-then-else. Il passaggio successivo mi porta, durante il periodo delle superiori (grazie alla lungimiranza di un paio di professori), ad immergermi nell'ambiente sistemistico e a dedicarmi alle prime basi di networking. Argomento di sopraffino interesse! Va bene... Confesso che l'argomento mi aveva principalmente affascinato per via dei nascenti "Lan Party", ma questa è una differente storia... :-) Al termine del periodo scolastico mi inserisco direttamente nel mondo del lavoro come progettista/disegnatore meccanico nell'azienda di famiglia ma nel mentre continuo a coltivare la mia passione, regalando ore del mio tempo agli amici e parenti, montando/smontando/configurando hardware e software (ero il precursore del "cuggino che se ne intende"?). Dopo un paio di anni di "piede in due scarpe" decido di fare il salto e di stabilizzare la mia situazione "sentITmentale" cercando di coniugare passione e lavoro. Il mio percorso, invero riassunto troppo brevemente, passa dalle prime attività in un negozio di informatica, a diretto contatto con il pubblico, all'attività di "Partita IVA", a diretto contatto con le aziende. Tale strada mi porterà infine a rinunciare alla vita da Self Employed per arrivare a vivere l'avventura del SysAdmin all'interno di una multinazionale farmaceutica. Proprio durante tale periodo, per via del variegati layer presenti in un ambiente di produzione, passando attraverso ITIL e CMDB, ho scoperto e vissuto appieno il contesto di monitoring e management centralizzato. Ed infine eccomi qui! In Achab per aiutare altri "IT addicted" (si, proprio voi!) a vivere appieno le gioie che solo l'acronimo MSP può regalare. Vi lascio con un biglietto da visita "al passo con i tempi": https://it.linkedin.com/in/francesco-sorzini Aggiungetemi! ;-)
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