È sempre più frequente trovare macchine dual boot con partizioni Windows (NTFS) e Linux (ext3 o ext2).
Linux ha driver che leggono anche le partizioni Windows, ma Microsoft non è così universale.
Quindi, se ci capita di aver bisogno in Windows di un file archiviato sulla partizione Linux, la prassi è riavviare e copiare il file da Linux.
Ma è davvero l’unica soluzione?
Da tempo è disponibile per Windows un driver che permette il montaggio di partizioni ext2 e compatibili (in particolare ext3) su Windows, come se fossero partizioni native.
Questo driver di nome Ext2 IFS For Windows è liberamente scaricabile e di facilissima installazione.
Durante il setup, il driver riconosce automaticamente le partizioni Linux e chiede su che lettera le si voglia montare.

L’unica scelta aggiuntiva che è possibile effettuare riguarda la modalità di accesso al disco. L’impostazione predefinita supporta lettura e scrittura: per essere più sicuri di non modificare la partizione Linux, possiamo selezionare il supporto in sola lettura.
Il driver al momento supporta file system ext2 e ext3 (non ancora ext4), ed è compatibile con le versioni di Windows fino a Vista/2008.
In Seven, può essere installato in modalità di compatibilità, con le seguenti impostazioni:

Questo driver può tornare utile anche per montare dischi virtuali ext2/ext3 di VMware in Windows, secondo la procedura descritta da Claudio Panerai in questo articolo: basta avere l’accortezza di selezionare il flag Assign drive letter automatically upon plugging in a device the first time, durante l’installazione.
Hai mai avuto la necessità di montare partizioni ext2 o ext3 di Linux su Windows? Raccontaci come hai fatto.