Soluzioni tecniche

Gli strumenti di RMM sono gratis

30 Giugno 2017

Spesso quando parlo di strumenti di RMM (Remote Monitoring & Management) mi sento rivolgere l’obiezione che sono strumenti che costano e che quindi non è possibile acquistarli per realtà medio-piccole che erogano servizi IT.
 
Qualche giorno fa mi è successa una cosa che mi ha fatto riflettere e mi ha fatto concludere che in realtà gli strumenti di RMM sono gratis.

Ero da un cliente che ha iniziato da qualche mese a utilizzare uno strumento di RMM.
Normalmente la sua società non fattura interventi che richiedono meno di 15 minuti di tempo. Va bene, ci può stare: nulla da dire. Ma gli interventi che richiedono meno di 15 minuti sono tanti:

  • un controllino al backup…
  • l’installazione di un programmino alla sera…
  • il riavvio di un server in remoto…
  • la cancellazione di qualche inutile file enorme…

Le solite cose, insomma… e l’elenco potrebbe continuare all’infinito.
 
Questo strumento di RMM che i tecnici utilizzano, registra in un file di log tutte le volte che viene avviata una sessione di controllo remoto (registra molte altre cose per la verità, ma per i nostri scopi concentriamoci sul controllo remoto).

Dopo qualche tempo il capo dei tecnici si è preso la briga di tirare fuori alcuni report dallo strumento di controllo remoto. Dei veri report sulle sessioni remote che ha sostenuto.
Ebbene è venuto fuori che un tecnico (nella sua azienda), sommando tutti i micro interventi volanti non fatturati, fa la bellezza di 8 ore di interventi non contabilizzati (e quindi non fatturati in alcun modo) ogni mese.
 
A questo punto ci sono due osservazioni da fare.

Prima osservazione. Quelle ore in questo momento le sta pagando il fornitore di servizi (visto che non le fattura), al posto del cliente.
Il fornitore si fa carico di un costo che quasi sicuramente non è percepito dal cliente.
Quindi l’azienda grazie allo strumento di RMM è stata in grado di far emergere dei costi dei quali nessuno era a conoscenza. Questo tipo di costi (nascosti) li hanno tutte le aziende che non usano strumenti RMM.
Ma se questi costi venissero almeno in parte dirottati sull’acquisto di uno strumento di RMM ecco che i tecnici avrebbero un aumento di produttività che ripagherebbe di gran lunga l’investimento economico necessario per dotarsi di uno strumento di RMM. Quindi per acquistare uno strumento di RMM non devi spendere di più: è sufficiente che devolvi parte dei costi che stai già sostenendo verso uno strumento in grado di aumentare a dismisura la produttività.
 
Seconda osservazione. Se l’azienda decide di passare a un modello di fatturazione per ogni minuto lavorato, ecco che per ogni tecnico escono 8 ore al mese da fatturare.
E se il cliente paga queste ore… ti assicuro che una rata mensile di uno strumento di RMM come Kaseya  o Autotask Endpoint Management ci sta dentro alla grande!
 
Puoi dire la tua, se vuoi, commentando questo post, ma quello che ho esposto qui sopra è un fatto, documentato numeri alla mano… quindi poco opinabile.
 

Autore
Claudio Panerai
Gli ultimi prodotti che vi ho portato, nel 2020: Vade Secure Il primo sistema antispam/antihishing/antimalware basato sull'intelligenza artificiale e appositamente progettato per Office 365. Naturalmente a misura di MSP. ID Agent Piaffaforma che consente agli MSP di monitorare le credenziali (proprie e dei clienti) che sono in vendita nel dark web.
Nato a Ivrea nel 1969, è sposato e padre di due figlie. Laureato in Scienze dell’Informazione nel 1993, ha dapprima svolto numerose consulenze e corsi di formazione per varie società per poi diventare responsabile IT per la filiale italiana del più grande editore mondiale di informatica, IDG Communications. Dal 2004 lavora in Achab dapprima come Responsabile del Supporto Tecnico per poi assumere dal 2008 la carica di Direttore Tecnico. Giornalista iscritto all’albo dei pubblicisti, dal 1992 pubblica regolarmente articoli su riviste di informatica e siti web di primo piano. E' stimato da colleghi e clienti per la schiettezza e onestà intellettuale. Passioni: viaggi, lettura, cinema, Formula 1, sviluppo personale, investimenti immobiliari, forex trading. Claudio è anche su LinkedIn e Facebook.
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