Backup, DR e business continuity

I 3 principali tipi di backup

03 Novembre 2022

È ormai assodato che i dati siano il vero patrimonio delle aziende, anche delle realtà più piccole.

Infatti, è sufficiente che un attacco ransomware renda indisponibili i dati e subito le aziende entrano in difficoltà.

Chi si occupa di IT ha il compito di fornire l’adeguata protezione ai dati aziendali dei propri clienti attraverso le giuste soluzioni,.

In questo articolo trovi una lista di domande fondamentali che ci si deve porre quando si deve selezionare una soluzione di backup da inserire nella propria offerta.

Il motivo principale per cui un’azienda sceglie di dotarsi di una soluzione solida di backup & disaster recovery è, infatti, avere la serenità e la certezza di poter continuare a lavorare, qualsiasi cosa succeda e ridurre gli RTO (Recovery Time Objective).

Esistono diverse tipologie di backup, ma le tre principali sono completo, incrementale e differenziale e, ciascuna di queste, esegue un particolare backup che porta a risultati diversi.

backup

Il punto di partenza: il backup completo

Tra i backup disponibili, quello completo è il più semplice. È, infatti, il punto di partenza per le strategie di backup sia incrementale che differenziale. Un backup di questo tipo esegue il backup di tutti i dati, da file e cartelle dei singoli documenti fino all’immagine di interi sistemi operativi.

Un backup completo richiede molto tempo e molto spazio, di solito viene utilizzato come parte di un piano di backup con intervalli lunghi, ad esempio una volta alla settimana o al mese. Durante questo periodo, se qualcosa va storto, molti dati possono andare persi.

È qui che le altre due strategie di backup entrano in gioco.

I backup completi presentano però anche dei vantaggi: sono infatti utili perché rendono facile e diretto il backup e il ripristino dei dati e sai che tutti i dati verranno copiati a ogni operazione di backup.

Un confronto tra backup incrementale e differenziale

I backup differenziali e incrementali sono diverse strategie con lo stesso scopo: ottimizzare il tempo e lo spazio di backup.

Un backup incrementale, partendo da un backup completo, effettuerà semplicemente il backup di quei dati modificati in seguito all’ultima richiesta di backup, salvando quindi solo le nuove modifiche; anche i backup differenziali partono da un backup completo, in seguito però vanno a copiare anche le modifiche apportate a qualsiasi parte del backup completo iniziale.

Datto SIRIS può essere la soluzione adatta per quelle aziende che hanno necessità di un sistema di BCDR efficace e affidabile, ma facile da realizzare, assicurando il livello più alto di Recovery Time Objective di ogni backup, disaster recovery e soluzione di business continuity.

Nessuna modifica è persa: il backup differenziale

Una via di mezzo tra backup completi e incrementali, sono i backup differenziali: molto più veloci del backup completo, ma meno di quello incrementale!

Questa strategia di backup esegue il backup di file e cartelle che sono stati modificati rispetto all’ultimo backup completo, su base giornaliera.

Uno dei vantaggi di questa strategia rispetto al backup incrementale è che sono necessari solo l’ultimo backup completo e l’ultimo backup differenziale per ripristinare i dati, rendendo il processo molto più veloce. Tuttavia, la quantità di spazio consumato dai dati aumenterà con ogni backup differenziale fino al successivo backup completo.

Anche se i backup differenziali sono più flessibili dei backup completi, presentano ancora troppi ostacoli per un uso di routine, in particolare quando si avvicina il prossimo backup completo.

Alta velocità e poco spazio: il backup incrementale

A differenza dei backup differenziali, il backup incrementale copia i file modificati dall’ultimo backup che può essere sia completo che incrementale. Quando vengono eseguiti backup incrementali, minore è l’intervallo di tempo tra di essi, minore è la necessità di eseguire il backup dei dati.

Uno dei vantaggi di questa strategia è che la quantità di spazio di archiviazione che occupano è molto inferiore rispetto al backup completo o differenziale.

Nonostante i backup incrementali abbiano un’alta velocità e forniscano maggiore flessibilità e granularità (tempo tra i backup), hanno la reputazione di impiegare più tempo per il ripristino poiché devono essere costruiti dall’ultimo backup completo e da tutti i successivi backup incrementali.

Inverse Chain Technology

Datto ha ideato l’Inverse Chain Technology, un’alternativa efficiente e resiliente al tradizionale backup incrementale che elimina la catena di backup. È progettato per offrire tempi di ripristino più rapidi possibili, aumentare l’affidabilità e tenere sotto controllo le richieste di capacità.

Questa tecnologia fornisce una soluzione elegante ai problemi visti in precedenza. Ogni volta che viene eseguito un backup incrementale, le modifiche vengono replicate sul dispositivo Datto e sul cloud creando una “immagine” del server aggiornata.

Invece di catene di incrementali dipendenti, Inverse Chain Technology archivia ogni punto di ripristino precedente in uno stato indipendente e completamente costruito, quindi non vi è alcun processo di ricostruzione quando si torna a un punto precedente nel tempo.

Per concludere

La necessità di utilizzare soluzioni efficaci per erogare servizi di backup, business continuity e disaster recovery è evidente: i fermi aziendali causati da attacchi ransomware, disastri naturali o errori degli operatori sono molto frequenti.

Un po’ meno evidente, forse, è capire quale sia la soluzione adatta a soddisfare le esigenze dei propri clienti e, ancora meno evidente, come proporre questo tipo di servizio.

Abbiamo organizzato un webinar on demand per aiutarti in questa ardua ma fondamentale impresa.

Guarda il Webinar On Demand

Fonte: blog di Datto

Autore
Gabriele Palumbo
Nasco a Bologna ma ho vissuto l’infanzia in Piemonte, l’adolescenza in Puglia e la maturità tra Umbria, Toscana, Puglia, Emilia-Romagna e Lombardia (e non è ancora finita). Ho avuto quindi modo di entrare in contatto con diversi ambienti e contesti sociali. Una formazione umanistica (Sociologia della devianza a Perugia e Relazioni Internazionali a Pisa), passione per la scrittura e decine di corsi sul mondo digital sono state ottime basi per entrare nel campo del marketing e della comunicazione. Nel 2015 pubblico il romanzo breve “Ci siamo solo persi di vista” e, a inizio 2019, pubblico la biografia della rock band “Ministri”, entrata in poche ore nei Top Sellers di Amazon. Un romanzo è in fase di scrittura. Terminati gli studi entro attivamente nel mondo della musica, organizzando svariati concerti e un festival, e della comunicazione digitale, gestendo la linea editoriale di blog e social e ricoprendo ruoli di copywriter e content editor. Nel 2017 entro nel collettivo Dischirotti. occupandomi dei contenuti web, mentre il 2018 mi vede prima nell’agenzia FLOOR concerti come booking agent per svariati artisti e poi in VOX concerti come direttore di produzione. Tornato a Bologna inizio a collaborare con l’etichetta discografica Manita Dischi come project manager e svolgo un tirocinio presso l’agenzia di marketing e comunicazione digitale Engine Lab, nel ruolo di content editor. Dal 2020 al 2023 ho collaborato, sia come editor che come contributor, con Fantastico.esclamativo, newsletter letteraria e rivista culturale creata da Alberto Guidetti de Lo Stato Sociale. Ogni due sabati invio “Capibara”, una newsletter che tratta di attualità e meme in un progetto che, occasionalmente, porto anche dal vivo sotto forma di Stand-Up. Attualmente ricopro il ruolo di Channel Marketing Manager in Achab, con particolare focus su contenuti editoriali, analytics, marketing automation e CMS.
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