Ormai quando si parla di gestione dei sistemi IT, si parla anche di BYOD: i rischi, le sfide, il dilemma…
Chi si occupa dell'IT in azienda deve prendere una posizione: consentire o non consentire agli utenti di utilizzare i propri dispositivi personali per lavoro?
Nonostante questa scelta, però, il fenomeno è sempre più diffuso.
Ecco i tre aspetti più critici del BYOD.
Gestione dei rischi
Alcune aziende si preoccupano molto che i dati non cadano nelle mani di persone esterne, altre sono meno sensibili al problema. Questa differenza guida il loro approccio al BYOD.
In realtà, il modo di contenere i rischi senza necessariamente rinunciare al BYOD c'è: proteggere i dati aziendali e non permettere ai dispositivi degli utenti di accedere alla VPN o al Wi-Fi aziendali, ma solo tramite il proprio provider.
Gestione dei dispositivi
Le aziende non vogliono assumere la gestione completa dei dispositivi degli utenti, perchè, oltre alla complessità, si tratta di un costo.
Gli utenti a loro volta non vogliono che sia l'azienda a gestire i loro dispositivi.
La soluzione migliore è che l'azienda gestisca l'accesso alla rete aziendale, mentre il dispositivo resti sotto il controllo dell'utente.
Per farlo basta che gli utenti installino un'app, cosa con cui hanno familiarità, piuttosto che andare nelle impostazioni di sistema per configurare la posta elettronica, le impostazioni VPN, l'autenticazione speciale…
Accontentare l'utente
E' raro che agli utenti venga chiesto quali dispositivi preferiscono.
Senza contare il fatto che a nessuno piace andare in giro con due telefoni…
Il BYOD ha in un certo senso riportato l'utente al centro della scena.
L'importante è che tutti i dati aziendali siano contenuti all'interno di un'app completamente criptata e separata dai dati personali.
L'azienda potrebbe decidere di dare un contributo fisso per l'acquisto del dispositivo dell'utente, lasciandogli per il resto la scelta.
E tu, cosa ne pensi del BYOD?
(Tratto da Kaseya Blog)