Noto anche con il nome di Mamba, questo nuovo ransomware riscrive il Master Boot Record (MBR), ossia il luogo dove sono contenute le prime istruzioni che permettono al PC di partire.
Questa operazione di riscrittura blocca l’utente fuori dal PC e per poter andare avanti non c’è alternativa al pagamento del riscatto, perché altrimenti non funziona proprio l’intero PC.
Detto in estrema sintesi, questo ransomware cripta l’intero disco fisso e non solo i file.
Ricercatori di Trend Micro affermano che l’infezione avviene dopo che si è scaricato qualche file da siti “compromessi” o contenenti materiale illegale.
Immagine tratta da Ransomware.it
Cosa fa il virus in questione?
Il virus crea un utente sul PC e installa un misterioso DefragmentService così da agire indisturbato: cifra non solo tutti i dischi locali, ma anche tutte le unità di rete raggiungibili, non sono quelle correntemente montate.
Il riscatto richiesto per poter “riavere il proprio PC” è di 1 bitcoin, corrispondente a circa 600 dollari.
Una volta pagato il riscatto, si riceve una password che, inserita nella schermata iniziale del PC, permette di accedere nuovamente al computer.
Se ti interessa approfondire visita Ransonmware.it e il sito di Trend Micro dove trovi un’approfondita analisi tecnica del virus.