A seguito di una migrazione di profilo su un nuovo PC o di aggancio di un profilo utente diverso e nel caso in cui il PC abbia sincronizzazioni OneDrive attive, potrebbero verificarsi errori di accesso a file su OneDrive, in particolare per disallineamenti tra la versione locale e quella remota.
Gli errori comprendono:
- messaggi di accesso negato;
- “Non è possibile aprire il file”;
- nessuna reazione al doppio click.
Vediamo gli step di troubleshooting necessari per affrontare questo problema:
1) Aprire l’interfaccia di OneDrive dalla system tray, andare in Impostazioni e quindi sul tab Account
Cliccare su Interrompi sincronizzazione per il percorso che genera i problemi di cui sopra.
Chiudere OneDrive (verificando che non ci siano istanze aperte nel Task Manager), quindi riaprirlo e tornare in Impostazioni Account.
Cliccare su Avvia Sincronizzazione e scegliere Usa questa cartella alla richiesta se creare o meno un nuovo percorso.
Ricomincerà l’indicizzazione dei file con consolidamento delle versioni. Al termine, se non ci sono errori, i file dovrebbero essere tutti leggibili.
In caso di conflitti risolvibili automaticamente, viene visualizzato un menù Risolvi che permette di incorporare eventuali modifiche tra la versione locale e quella in SaaS del file, oppure di salvarne una copia per gestire manualmente le parti diverse.
2) Se qualche file genera ancora problemi, procedere al reset completo di OneDrive
Per farlo, aprire un prompt dei comandi, portarsi al percorso dove si trova Onedrive.exe, quindi, a seconda del tipo di installazione, in:
- C:\Program Files\Microsoft Onedrive
- C:\Program Files (x86)\Microsoft Onedrive
o
- %localappdata%\Microsoft\OneDrive\
ed eseguire Onedrive.exe /reset
Onedrive verrà chiuso e rilanciato in automatico con il messaggio “Il ripristino di Onedrive è in corso“.
NOTA: se OneDrive non si apre in automatico dopo qualche minuto, rilanciarlo manualmente.
Aprendo l’interfaccia di OneDrive, verrà visualizzato il messaggio “Ripristino di OneDrive in corso. Continua a lavorare sui file mentre il ripristino è in corso. I file verranno salvati sul disco locale e caricati in OneDrive dopo il ripristino“.
Dopo qualche minuto (in funzione della quantità di file presenti nei percorsi OneDrive), verrà visualizzato un messaggio “Il ripristino di OneDrive è stato completato” e, accedendo all’interfaccia dalla tray, si vedrà “Ripristino completato. Il tuo OneDrive è come nuovo.”
Verificare se i file sono di nuovo tutti accessibili.
3) In caso contrario, si può tentare di ricreare la cartella incriminata
Seguire la stessa procedura del primo step, ma scegliere di creare un nuovo percorso locale. Questo duplica i file sul file system, va poi cancellata la cartella iniziale per non sprecare spazio disco.
- Aprire l’interfaccia di OneDrive dalla system tray, andare in Impostazioni e quindi sul tab Account.
- Cliccare su Interrompi sincronizzazione per il percorso che genera i problemi di cui sopra.
- Chiudere OneDrive (verificando che non ci siano istanze aperte nel Task Manager), quindi riaprirlo e tornare in Impostazioni Account.
- Cliccare su Avvia Sincronizzazione e scegliere Crea nuova cartella alla richiesta se creare o meno un nuovo percorso.
4) Se il problema non è ancora risolto, è possibile ci sia un disallineamento tra il profilo locale e quello in cloud
In questo caso, la strada più rapida è rimuovere il profilo “bacato” e fare sì che Windows lo ricrei da zero.
ATTENZIONE: la seguente procedura è potenzialmente distruttiva!
Si perderanno, infatti, tutte le configurazioni utente e anche i file non salvati in OneDrive. Procedere solo se nessun’altra soluzione è efficace.
- Loggarsi come altro utente amministratore;
- Se si vuole fare un backup dei file locali del profilo, andare in C:\Users, identificare la cartella dell’utente che ha il problema con OneDrive e rinominarla a .old;
- Aprire sysdm.cpl da Start>Esegui;
- Andare nel tab Avanzate, cliccare su Impostazioni nella sezione Profili utente;
- Selezionare il profilo problematico e fare Elimina;
- Loggarsi di nuovo come utente che aveva il problema;
- Connettersi a OneDrive e verificare che i file una volta sincronizzati siano accessibili;
- Se si era fatto il backup della cartella al passo 2, copiare eventuale contenuto non sincronizzato (Desktop, Documenti, Downloads).
E a proposito di migrazioni: perché conviene la migrazione su Sharepoint? Se ne parla in questo episodio di RadioAchab.
Spero che questo articolo ti sia stato utile, per qualsiasi chiarimento lascia pure un commento qui sotto.