Networking

La sfida degli MSP: gestire la complessità all’interno delle reti

11 Dicembre 2019

Che tu erediti un’infrastruttura di rete preesistente o ne costruisca una da zero, gestirla e monitorarla è quasi sempre un inferno.

L’obiettivo è uno: mantenere la rete e i suoi device in funzione così che il tuo cliente possa lavorare tranquillo. Per farlo spesso devi ricorrere a complesse attività manuali, conoscenze di networking approfondite (e spesso costose) e un sacco di tempo.

Come se non bastasse, c’è un altro elemento che aggiunge ulteriore complessità nella gestione delle reti.

Certo, al giorno d’oggi i device di rete gestibili da una console in cloud facilitano alcune attività, ma voglio farti una domanda: tu quanti device di brand diversi utilizzi presso i tuoi clienti?

Secondo un recente report realizzato da Auvik, tre quarti degli MSP (Managed Service Provider) gestisce almeno 4 brand diversi di dispositivi e solo il 5.3% si rifornisce da un solo vendor.

Grafico numero di brand device di networking

Nonostante la grande varietà di vendor esistenti, Cisco è il marchio più utilizzato in assoluto, con il 36.4% di presenza all’interno delle reti gestite da MSP.

In tutto, la “top 9” dei vendor di networking si prende una fetta dell’80% dei device di rete, lasciando il restante 20% ad altre dozzine di brand.

Grafico brand di networking
 
Poiché non esiste un vero e proprio standard di settore, ogni vendor propone sistemi operativi, linguaggi di programmazione e interfacce diverse per i propri device di rete.
Quindi hai due possibilità:
 

  • utilizzi un solo brand e uniformi tutte le reti dei clienti in tal senso;
  • ti servi di una piattaforma in grado di raccogliere tutte le informazioni sui diversi device, aggregandole e rendendole disponibili e gestibili centralmente.

La prima delle due possibilità è piuttosto onerosa in termini di tempo.

Se quando devi costruire da zero una rete puoi scegliere tu l’hardware (ovviamente con il benestare del cliente), quando ne erediti una potresti trovarti nella situazione di dover rimpiazzare molti dispositivi.
Qui avere l’ok del cliente può essere difficile. E in più dovresti rifare da zero gran parte del lavoro di organizzazione e architettura della rete.

Il solo pensiero ti manda al manicomio? Non sei l’unico.

Ecco perché la seconda via non solo è la più semplice, ma anche la più flessibile.

Se usi un software come Auvik potrai gestire tutti i device di rete dei tuoi clienti da un’unica console in cloud, monitorando proattivamente le performance e anticipando eventuali problemi.

Con Auvik, oltre a questo, hai a disposizione il backup automatico delle configurazioni dei device di rete. Se vuoi capire meglio come funziona ti consiglio di dare una lettura a questo articolo.

Abbiamo parlato in maniera più approfondita di Auvik e di come si propone di risolvere i problemi legati alla complessità delle reti in un episodio di RadioAchab: puoi ascoltarlo qui.
E tu, ti ritrovi nei dati ricavati dal report?

Per dubbi o domande o per raccontare la tua esperienza nella gestione di reti multi-brand puoi commentare qui sotto. Sarò ben lieto di leggerti e risponderti.

Tratto dal blog di Auvik.

Autore
Gabriele Palumbo
Nasco a Bologna ma ho vissuto l’infanzia in Piemonte, l’adolescenza in Puglia e la maturità tra Umbria, Toscana, Puglia, Emilia-Romagna e Lombardia (e non è ancora finita). Ho avuto quindi modo di entrare in contatto con diversi ambienti e contesti sociali. Una formazione umanistica (Sociologia della devianza a Perugia e Relazioni Internazionali a Pisa), passione per la scrittura e decine di corsi sul mondo digital sono state ottime basi per entrare nel campo del marketing e della comunicazione. Nel 2015 pubblico il romanzo breve “Ci siamo solo persi di vista” e, a inizio 2019, pubblico la biografia della rock band “Ministri”, entrata in poche ore nei Top Sellers di Amazon. Un romanzo è in fase di scrittura. Terminati gli studi entro attivamente nel mondo della musica, organizzando svariati concerti e un festival, e della comunicazione digitale, gestendo la linea editoriale di blog e social e ricoprendo ruoli di copywriter e content editor. Nel 2017 entro nel collettivo Dischirotti. occupandomi dei contenuti web, mentre il 2018 mi vede prima nell’agenzia FLOOR concerti come booking agent per svariati artisti e poi in VOX concerti come direttore di produzione. Tornato a Bologna inizio a collaborare con l’etichetta discografica Manita Dischi come project manager e svolgo un tirocinio presso l’agenzia di marketing e comunicazione digitale Engine Lab, nel ruolo di content editor. Dal 2020 al 2023 ho collaborato, sia come editor che come contributor, con Fantastico.esclamativo, newsletter letteraria e rivista culturale creata da Alberto Guidetti de Lo Stato Sociale. Ogni due sabati invio “Capibara”, una newsletter che tratta di attualità e meme in un progetto che, occasionalmente, porto anche dal vivo sotto forma di Stand-Up. Attualmente ricopro il ruolo di Channel Marketing Manager in Achab, con particolare focus su contenuti editoriali, analytics, marketing automation e CMS.
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