Gestione IT

Limitare gli imprevisti, il vero pericolo per il tuo portafoglio

22 Febbraio 2016

Hai presente l’imprevisto?
Ti faccio qualche esempio di quello che chiamo imprevisto:

  • ti chiama il cliente con il server andato in crash;
  • il titolare di un’azienda ha preso CryptoLocker;
  • un consulente che lavora presso un tuo cliente deve stampare ma non ha i driver della stampante;
  • un tuo cliente è stato vittima di phishing e tu devi aiutarlo a scoprire cosa è  

 


Credo che tu sappia perfettamente quello di cui sto parlando.
Bene, qual è il problema di questi imprevisti? Il problema è che drenano il tuo tempo e quindi il tuo denaro.
Non è infatti vero che più ti chiama più guadagni.
Perché facendo lavori imprevisti e di fretta si lavora peggio e con meno precisione… e inoltre non si riesce quasi mai a fatturare davvero il numero totale di ore che si è lavorato dietro a un imprevisto.
Per non parlare del fatto che gli imprevisti ti fanno rimandare appuntamenti già fissati o ti costringono a mandare avanti delle attività che avevi preventivato di fare.
 
Eh, dirai tu, ma gli imprevisti son imprevisti, non c’è nulla da fare. Questo è vero solo in parte.
Ci sono infatti una serie di attività che se messe in atto con regolarità limitano l’insorgere di imprevisti.
 
Fare l’inventario (e tenerlo aggiornato)
Fare l’inventario (o audit) è un’attività di estrema utilità. Ti permette di sapere davvero come è fatta la rete dei tuoi clienti e quindi di stabilire cosa è coperto dal tuo contratto o dalla tua assistenza e cosa non lo è.
Infatti zono le zone d’ombra che fanno sempre sorgere problemi e conflitti fra cliente e fornitore.
Inoltre le reti vivono di vita propria:

  • consulenti che entrano in rete con il PC personale;
  • PC comprati ai grandi magazzini che per magia fanno la comparsa in rete;
  • software che compaiono magicamente sui PC;

Tutte queste cose generano imprevisti e per limitare questi imprevisti un audit aggiornato regolarmente ti aiuterà ad avere maggiore controllo su quello che succede nelle reti dei tuoi clienti.
 
Standardizzare e uniformare
Lavorare con hardware e software sempre diversi aumenta le tue inefficienze.
Infatti l’hardware di produttori diverse richiede procedure diverse.
Procedure per aprire guasti, per chiedere assistenza, per gestire la vita delle macchine.
E anche lavorare con software molto differenti fa perdere tempo perché ti costringe a imparare procedure sempre nuove mai uguali una all’altra.
Tutto questo si traduce in un aumento dei tuoi tempi di lavorazione delle richieste di assistenza.
Tu, mi dirai, non puoi decidere tutto quello che i tuoi clienti comprano:  ma spingere per la standardizzazione si può.
A partire dall’utilizzare un tool unico per gestire tutti i tuoi clienti: un unico strumento RMM (Remote Monitoring and Management) dove “vedere” tutti i clienti e uN unico strumento con il quale “entrare” in tutti i clienti può farti risparmiare davvero tanto tempo.
E se i tuoi clienti non vogliono saperne di standardizzare, puoi mostrare con i fatti che avere sistemi standard farà avere tempi di risposta più bassi.
  
Installare le patch di sicurezza
Altro grande tema che pare che spesso non venga affrontato è quello del patch management, ossia l’installazione regolare delle patch di sicurezza.
Spesso sento dire “il cliente non mi paga per installare le patch, e allora non le installo”.
Certo che il cliente non paga per le patch, a malapena sa cosa sono le patch!
Ma è necessario, per fornire un buon servizio, che il cliente abbia le macchine aggiornate e con minima esposizione alle vulnerabilità.
Io credo che nessuno che offre servizi IT possa esimersi dall’installazione delle patch.
Se quindi devi fare questa attività ma devi minimizzare il tempo speso per farla, devi dotarti di un sistema di patch management, ovver un sistema automatizzato di installazione delle patch. Un sistema sufficientemente flessibile grazie al quale potrai decidere quali tipi di patch installare e quando, in modo da minimizzare l’impatto su clienti.
Installare e gestire il WSUS da tutti i clienti è già un primo passo, ma ti costringe a ripete le stesse operazioni, configurazioni e gestioni dentro ogni rete, per cui è “scomodo”.
Un sistema di patch management centralizzato per tutti i clienti è un’enorme risparmio di tempo per te, e allo stesso tempo ti permette di alzare il livello di sicurezza delle reti che gestisci.
 
Eliminare la fretta
La fretta è quasi sempre fronte di problemi.
Fare le cose di fretta porta a fare errori.
Fare le cose la sera tardi perché non hai tempo porta a problemi perché sei stanco.
Fare le cose su più computer insieme disperde la tua concentrazione e rende più facile fare errori.
Per non parlare di quando si lavora dietro un problema banale o con un computer lento…
Per rimediare a tutte queste “cose brutte” c’è una soluzione: adottare un sistema che automatizzi le attività ricorrenti e frequenti.
Ti chiedi quali siano queste attività?
A parte l’installazione delle patch vista prima, c’è un metodo semplice per scoprire quali sono le attività che fai più spesso: controlla la tua email cercando di capire quali sono le richieste frequenti.
Allora perché non predisporre un “pulsante magico” che permetta di risolvere al volo le questioni più frequenti? E’ impossibile automatizzare tutto, lo so. Ma se automatizzi le attività che fai più spesso, per magia ti si libererà del tempo, e tu lavorerai meglio.
Ti serve quindi una piattaforma RMM che sia in grado di fare IT automation.
 
Eliminare altre perdite di tempo…

  • Quanto ci metti a verificare l’esito dei backup?
  • Quanto ci metti a sapere se le firme dell’antivirus sono aggiornate?
  • Quanto ci metti a sapere se il produttore del firewall del tuo cliente ha rilasciato un aggiornamento?

Se queste attività non le fai, vuol dire che potrebbe arrivarti qualche impresto, facendoti quindi perdere del tempo.
Eppure sono tutte attività automatizzabili e di cui non dovrai più occuparti se le rendi automatiche con il giusto strumento.
 
Conclusioni
Riassumendo, per avere meno imprevisti (che drenano il tuo tempo) devi

  • sapere cosa c’è nelle reti dei tuoi clienti;
  • standardizzare e gestire in maniera uniforme;
  • installare patch di sicurezza e aggiornamenti;
  • fare meno cose «a mano» e più cose automaticamente.

Datto RMM ti aiuta a ridurre gli imprevisti e fare più margine!

Autore
Gabriele Palumbo
Nasco a Bologna ma ho vissuto l’infanzia in Piemonte, l’adolescenza in Puglia e la maturità tra Umbria, Toscana, Puglia, Emilia-Romagna e Lombardia (e non è ancora finita). Ho avuto quindi modo di entrare in contatto con diversi ambienti e contesti sociali. Una formazione umanistica (Sociologia della devianza a Perugia e Relazioni Internazionali a Pisa), passione per la scrittura e decine di corsi sul mondo digital sono state ottime basi per entrare nel campo del marketing e della comunicazione. Nel 2015 pubblico il romanzo breve “Ci siamo solo persi di vista” e, a inizio 2019, pubblico la biografia della rock band “Ministri”, entrata in poche ore nei Top Sellers di Amazon. Un romanzo è in fase di scrittura. Terminati gli studi entro attivamente nel mondo della musica, organizzando svariati concerti e un festival, e della comunicazione digitale, gestendo la linea editoriale di blog e social e ricoprendo ruoli di copywriter e content editor. Nel 2017 entro nel collettivo Dischirotti. occupandomi dei contenuti web, mentre il 2018 mi vede prima nell’agenzia FLOOR concerti come booking agent per svariati artisti e poi in VOX concerti come direttore di produzione. Tornato a Bologna inizio a collaborare con l’etichetta discografica Manita Dischi come project manager e svolgo un tirocinio presso l’agenzia di marketing e comunicazione digitale Engine Lab, nel ruolo di content editor. Dal 2020 al 2023 ho collaborato, sia come editor che come contributor, con Fantastico.esclamativo, newsletter letteraria e rivista culturale creata da Alberto Guidetti de Lo Stato Sociale. Ogni due sabati invio “Capibara”, una newsletter che tratta di attualità e meme in un progetto che, occasionalmente, porto anche dal vivo sotto forma di Stand-Up. Attualmente ricopro il ruolo di Channel Marketing Manager in Achab, con particolare focus su contenuti editoriali, analytics, marketing automation e CMS.
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