La diffusione di diverse forme di ransomware, pensiamo ad esempio a CryptoLocker, CTB-Locker o CryptoWall, presenta molti rischi, uno di questi è sicuramente il trovarsi con i propri documenti criptati e dover pagare un riscatto per poter accedervi nuovamente.
Ma c’è un altro rischio che spesso non viene preso in considerazione, ovvero la vittima di un ransomware rischia di diventare anche vittima della truffa dei bonifici, nota anche come Man in The Mail o Business Email Compromise (BEC).
Uno studio dell’FBI rileva che parte delle vittime della truffa dei bonifici riporta di aver subito in precedenza un’infezione da ransomware: sembra quindi esserci una correlazione.
Dentro un ransomware potrebbe infatti celarsi anche un codice in grado di acquisire le credenziali dell’utente e spiare così le comunicazioni email, intercettare acquisti, vendite e numeri di conti.
Per questo motivo, il blog ransomware.it suggerisce a coloro che vengono infettati da ransomware di procedere anche alla rimozione del virus, se possibile installando nuovamente l’intero sistema operativo.
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