Business, Gestione IT

MSP: come differenziarsi

31 Agosto 2020

Se qualche anno fa qualcuno ti avesse detto “lavoro per un MSP” o “erogo servizi IT gestiti” probabilmente avresti pensato che fa un lavoro completamente diverso dal tuo.

Bastava infatti seguire un modello di business alternativo per distinguersi dalla maggior parte dei concorrenti che, lavorando “a chiamata”, si posizionavano in modo completamente diverso sul mercato.

Oggi, purtroppo o per fortuna, essere MSP non basta più per differenziarsi.

Il modello dei Managed Service Provider è ampiamente conosciuto e utilizzato: farsi pagare un canone fisso, monitorare proattivamente i sistemi, usare l’automazione IT… sono tutte diventate attività che la maggior parte di chi opera nel mercato IT svolge.

Questo cosa vuol dire?

  • In primo luogo che il modello MSP ha preso e sta prendendo piede perché funziona.
  • In secondo luogo che se anche tu hai deciso di adottarlo dovrai avere a che fare con una concorrenza piuttosto agguerrita.

Perché un’azienda dovrebbe lavorare con te?

Prova a rispondere a questa domanda: perché un’azienda dovrebbe lavorare con te?

Se non hai una risposta convincente, finirai con:

  • dire qualcosa che non serve;
  • abbassare i tuoi prezzi.

Nessuna di queste è la risposta giusta per il tuo business.

Probabilmente potresti rispondere che un’azienda dovrebbe lavorare con te perché offri un “servizio di alto livello”

Neanche questo è un elemento di differenziazione: chiunque può affermare di erogare un servizio di alto livello e là fuori è pieno di gente pronta a scommettere che il loro è il servizio migliore.

A meno che una promessa del genere non sia supportata da policy e processi che i tuoi concorrenti non possano eguagliare, molto probabilmente non sarai l’unico a fornire un servizio perfetto.

La differenziazione non riguarda quello che sai fare bene ma, piuttosto, coincide con quello che nessun altro all’infuori di te sa o è in grado di fare.

Come differenziarti

A questo punto probabilmente vorresti dirmi: “va bene, supponiamo che quello che mi stai dicendo sia vero. Come faccio quindi a differenziarmi dai miei concorrenti?”.

Non si tratta di un solo elemento da tenere in considerazione, ma di un insieme composto da analisi, definizione di strategie e strumenti.

Qui sotto ti faccio degli esempi di alcuni degli elementi più importanti a cui guardare per differenziarti dai tuoi concorrenti:

  • Competenze: disponi di tecnici preparati? Bene. Ma come siete messi a livello di soft skill?
  • Analisi dello scenario competitivo: come fai a differenziarti dalla concorrenza se non hai idea di quello che succede attorno? Un’analisi accurata e strutturata dello scenario in cui operi è il primo passo per capire cosa può distinguerti dai tuoi concorrenti.
  • Posizionamento: una volta che hai delineato un quadro della situazione e saprai com’è fatto esattamente il mercato in cui operi, dovrai stabilire un esatto posizionamento per la tua azienda.
  • Processi: differenziarsi non riguarda solo quello che dici o mostri al cliente. Se le tue promesse non sono supportate da processi adeguati non sarai in grado di mantenerle.
  • Cultura: definire una solida cultura aziendale è fondamentale perché tu possa realmente differenziarti dai tuoi competitor.
  • Documentazione e reportistica: se non disponi di sistemi di monitoraggio e documentazione in grado mostrare al cliente il valore del tuo lavoro, come fa il cliente a capire perché sei diverso?

Se vuoi approfondire ulteriormente questi aspetti e capire come differenziare realmente la tua azienda, abbiamo preparato un eBook gratuito sull’argomento: scaricalo subito da qui!

Autore
Gabriele Palumbo
Nasco a Bologna ma ho vissuto l’infanzia in Piemonte, l’adolescenza in Puglia e la maturità tra Umbria, Toscana, Puglia, Emilia-Romagna e Lombardia (e non è ancora finita). Ho avuto quindi modo di entrare in contatto con diversi ambienti e contesti sociali. Una formazione umanistica (Sociologia della devianza a Perugia e Relazioni Internazionali a Pisa), passione per la scrittura e decine di corsi sul mondo digital sono state ottime basi per entrare nel campo del marketing e della comunicazione. Nel 2015 pubblico il romanzo breve “Ci siamo solo persi di vista” e, a inizio 2019, pubblico la biografia della rock band “Ministri”, entrata in poche ore nei Top Sellers di Amazon. Un romanzo è in fase di scrittura. Terminati gli studi entro attivamente nel mondo della musica, organizzando svariati concerti e un festival, e della comunicazione digitale, gestendo la linea editoriale di blog e social e ricoprendo ruoli di copywriter e content editor. Nel 2017 entro nel collettivo Dischirotti. occupandomi dei contenuti web, mentre il 2018 mi vede prima nell’agenzia FLOOR concerti come booking agent per svariati artisti e poi in VOX concerti come direttore di produzione. Tornato a Bologna inizio a collaborare con l’etichetta discografica Manita Dischi come project manager e svolgo un tirocinio presso l’agenzia di marketing e comunicazione digitale Engine Lab, nel ruolo di content editor. Dal 2020 al 2023 ho collaborato, sia come editor che come contributor, con Fantastico.esclamativo, newsletter letteraria e rivista culturale creata da Alberto Guidetti de Lo Stato Sociale. Ogni due sabati invio “Capibara”, una newsletter che tratta di attualità e meme in un progetto che, occasionalmente, porto anche dal vivo sotto forma di Stand-Up. Attualmente ricopro il ruolo di Channel Marketing Manager in Achab, con particolare focus su contenuti editoriali, analytics, marketing automation e CMS.
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