Spesso e volentieri l’attività di patch management in azienda non viene fatta, o viene fatta un po’ "a caso": quando si reinstalla un PC o un server, allora si aggiornano le patch; se c’è un problema specifico, allora si prova a installare qualche patch…
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Perchè bisogna fare il patch management?
Pensiamo ad esempio al tagliando dell’automobile: a cosa serve? A minimizzare la probabilità che ci siano inconvenienti, imprevisti, che l’olio sia troppo poco, che ci sia qualche altro problema fuori controllo.
Il patch management funziona allo stesso modo: garantisce che sia tutto perfetto?
Nemmeno per idea, ma riduce la probabilità che arrivino dei problemi.
La testimonianza di Franco
Franco è un nome di fantasia, ma la sua esperienza rappresenta quella di un campione significativo di fornitori di servizi IT.
Vende e installa il mailserver MDaemon da anni ai propri clienti ed è uno di quelli che non hanno mai pensato di mettere in pista una sistematica applicazione delle patch.
Un suo cliente aveva un server Windows 2003 con sopra MDaemon.
A partire dal 20 gennaio 2015 il produttore del mailserver MDaemon ha cambiato alcune impostazioni del sistema di verifica delle licenze e ora questo richiede che su XP e Windows 2003 ci sia un certa patch (Windows XP e 2003 infatti non nascono con alcuni sistemi di sicurezza, rilasciati solo dopo la loro comparsa sul mercato).
E non si tratta di una patch recente.
A ogni avvio di MDaemon avviene un controllo della licenza: se c’è qualche problema (ossia se la licenza non può essere verificata) il mailserver prosegue a lavorare per quattro giorni, ma poi smette.
Un bel giorno il server di posta del cliente non funziona più. Il cliente inizia ad agitarsi e ad arrabbiarsi con Franco.
E a parte l’arrabbiatura del cliente, si tratta di avere un’azienda ferma per colpa di una un patch mancante, il che significa soldi persi…
Cosa fa Franco? Cerca i problemi, controlla i log, fa ipotesi, parla con chi distribuisce il mailserver (cioè Achab)…
Alla fine era solo la mancanza di una patch sul server in questione.
La morale della storia?
Per non aver fatto a tempo debito l’aggiornamento delle patch a un server, Franco ha calcolato di aver perso ben più di una giornata di lavoro (quasi due per la verità) fra telefonate, verifiche, grida del cliente, chiamate con il distributore del mailserver…
Se non vuoi fare la fine di Franco e cerchi un sistema per gestire le patch, prova Kaseya!