Panama Papers: come è possibile che nessuno sapesse nulla?

06 Maggio 2016

I Panama Papers sono una delle fughe di notizie più eclatanti della storia del giornalismo che vede coinvolti leader mondiali, sportivi e vip di tutto il mondo.
Più di 370 giornalisti di 100 testate provenienti da 80 paesi hanno lavorato alla documentazione che ha reso pubblico il movimento di denaro verso conti off-shore. Come è possibile che nessuno sapesse nulla?
Come sono riusciti questi giornalisti, sparsi in tutto il mondo, a tenere nascoste e al sicuro le loro tracce e informazioni pur comunicando tra loro via email per tenersi aggiornati?

La missione di Avira è quella di assicurare protezione dei dati, pertanto quanto sono riusciti ad ottenere i giornalisti coinvolti in Panama Papers è di grande valore.
Ciò dimostra che proteggere le informazioni non è impossibile se si utilizza una protezione online adeguata. Fino ad oggi i metodi per coprire le proprie tracce erano utilizzati soprattutto da criminali, ma adesso anche i “buoni” hanno iniziato a utilizzare questi metodi.
Il lavoro di questi giornalisti è una lezione sulla privacy online, non sappiamo come abbiano raggiunto il loro obiettivo, ma sicuramente hanno seguito questi tre passi per tenere al sicuro le loro informazioni e dati raccolti:
 
 

Utilizzo di app sicure
Anche se può essere scontato per alcuni, in realtà internet è pieno di app non aggiornate con numerosi bachi di sicurezza.
 
Protezione antivirus
I giornalisti coinvolti hanno dovuto proteggersi con antivirus contro malware e trojan che avrebbero potuto distruggere il loro lavoro.
 
Virtual private network (VPN)
Una VPN è fondamentale per avere un luogo sicuro dove scambiare informazioni. Senza una VPN le informazioni posso essere facilmente accessibili da altri.
Al di là dell’impatto politico, i Panama Papers dimostrano che assicurare la privacy online non è impossibile. Tutti devono capire che proteggere i contatti online, le email e le chat è fondamentale per tenere al sicuro i dati e informazioni.
 
(Tratto dal blog di Avira
 

Autore
Gabriele Palumbo
Nasco a Bologna ma ho vissuto l’infanzia in Piemonte, l’adolescenza in Puglia e la maturità tra Umbria, Toscana, Puglia, Emilia-Romagna e Lombardia (e non è ancora finita). Ho avuto quindi modo di entrare in contatto con diversi ambienti e contesti sociali. Una formazione umanistica (Sociologia della devianza a Perugia e Relazioni Internazionali a Pisa), passione per la scrittura e decine di corsi sul mondo digital sono state ottime basi per entrare nel campo del marketing e della comunicazione. Nel 2015 pubblico il romanzo breve “Ci siamo solo persi di vista” e, a inizio 2019, pubblico la biografia della rock band “Ministri”, entrata in poche ore nei Top Sellers di Amazon. Un romanzo è in fase di scrittura. Terminati gli studi entro attivamente nel mondo della musica, organizzando svariati concerti e un festival, e della comunicazione digitale, gestendo la linea editoriale di blog e social e ricoprendo ruoli di copywriter e content editor. Nel 2017 entro nel collettivo Dischirotti. occupandomi dei contenuti web, mentre il 2018 mi vede prima nell’agenzia FLOOR concerti come booking agent per svariati artisti e poi in VOX concerti come direttore di produzione. Tornato a Bologna inizio a collaborare con l’etichetta discografica Manita Dischi come project manager e svolgo un tirocinio presso l’agenzia di marketing e comunicazione digitale Engine Lab, nel ruolo di content editor. Dal 2020 al 2023 ho collaborato, sia come editor che come contributor, con Fantastico.esclamativo, newsletter letteraria e rivista culturale creata da Alberto Guidetti de Lo Stato Sociale. Ogni due sabati invio “Capibara”, una newsletter che tratta di attualità e meme in un progetto che, occasionalmente, porto anche dal vivo sotto forma di Stand-Up. Attualmente ricopro il ruolo di Channel Marketing Manager in Achab, con particolare focus su contenuti editoriali, analytics, marketing automation e CMS.
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