I Panama Papers sono una delle fughe di notizie più eclatanti della storia del giornalismo che vede coinvolti leader mondiali, sportivi e vip di tutto il mondo.
Più di 370 giornalisti di 100 testate provenienti da 80 paesi hanno lavorato alla documentazione che ha reso pubblico il movimento di denaro verso conti off-shore. Come è possibile che nessuno sapesse nulla?
Come sono riusciti questi giornalisti, sparsi in tutto il mondo, a tenere nascoste e al sicuro le loro tracce e informazioni pur comunicando tra loro via email per tenersi aggiornati?
La missione di Avira è quella di assicurare protezione dei dati, pertanto quanto sono riusciti ad ottenere i giornalisti coinvolti in Panama Papers è di grande valore.
Ciò dimostra che proteggere le informazioni non è impossibile se si utilizza una protezione online adeguata. Fino ad oggi i metodi per coprire le proprie tracce erano utilizzati soprattutto da criminali, ma adesso anche i “buoni” hanno iniziato a utilizzare questi metodi.
Il lavoro di questi giornalisti è una lezione sulla privacy online, non sappiamo come abbiano raggiunto il loro obiettivo, ma sicuramente hanno seguito questi tre passi per tenere al sicuro le loro informazioni e dati raccolti:
Utilizzo di app sicure
Anche se può essere scontato per alcuni, in realtà internet è pieno di app non aggiornate con numerosi bachi di sicurezza.
Protezione antivirus
I giornalisti coinvolti hanno dovuto proteggersi con antivirus contro malware e trojan che avrebbero potuto distruggere il loro lavoro.
Virtual private network (VPN)
Una VPN è fondamentale per avere un luogo sicuro dove scambiare informazioni. Senza una VPN le informazioni posso essere facilmente accessibili da altri.
Al di là dell’impatto politico, i Panama Papers dimostrano che assicurare la privacy online non è impossibile. Tutti devono capire che proteggere i contatti online, le email e le chat è fondamentale per tenere al sicuro i dati e informazioni.
(Tratto dal blog di Avira)