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PEC obbligatoria per tutte le aziende: come aiutare i tuoi clienti

05 Ottobre 2020

Negli ultimi anni il numero di caselle di Posta Elettronica Certificata presenti in Italia è in continuo aumento. Ed è un trend che non sembra destinato a fermarsi, visto che secondo l’Agid dall’inizio del 2019 sono stati attivati oltre un milioni di account PEC.

Questo ha portato ad avere ben 11 milioni e 290 mila caselle attive nel mese di aprile del 2020, un numero incredibile.

Tutti hanno un account PEC?

Ma nonostante tutti questi numeri, se io ti chiedessi se tutti i tuoi clienti usano la PEC probabilmente la risposta sarebbe un secco “no”.

Ma qual è il problema? E perché dovrebbe interessarti?

Come riportato da Repubblica, secondo quanto imposto dal decreto Semplificazioni, dal 1 ottobre 2020 le imprese di qualunque forma e dimensione hanno l’obbligo di notificare al registro delle imprese il proprio “indirizzo digitale”, che nel nostro Paese non è altro che un account PEC legato alla propria azienda.

Nel caso un’azienda non avesse una casella di Posta Elettronica Certificata rischierebbe una multa fino a 2000 euro.

Questo, per te che ti occupi del loro IT, può essere:

  • un noioso grattacapo, perché i tuoi clienti faranno a te le domande e chiederanno a te di gestire le loro caselle PEC in qualche modo, perché alla fine “sempre di posta elettronica si tratta”;
  • un’opportunità per offrire un nuovo servizio.

Approfondirò questo secondo punto più avanti, ma prima vediamo insieme qual è la situazione attuale della PEC in Italia.

Come viene usata la PEC?

Abbiamo già detto che non tutti hanno una casella PEC.

Ma gli altri 11 milioni di aziende, come la usano?

  • Poco: perché quasi un terzo di chi usa la PEC non monitora la casella con frequenza adeguata o non la monitora affatto. Possono esserci fino a 2000 euro di multa per un messaggio non letto, senza considerare che potrebbero arrivare comunicazioni importanti dal tribunale, ad esempio relative a un’istanza di fallimento, che se non lette possono portare a guai seri. Questo accade perché la PEC non è ancora entrata nell’uso quotidiano: leggere la PEC non è semplice come leggere una normale email!
  • Non a norma: o meglio, senza che i messaggi vengano conservati a norma.
  • In modo poco organizzato: specie quando più persone all’interno dell’azienda hanno accesso alla casella di Posta Elettronica Certificata.

Perché la PEC è un’opportunità

Quindi abbiamo detto che:

  • tutte le aziende avranno almeno una casella PEC a causa dell’obbligo imposto dal decreto Semplificazioni. Questo porterà le numerose aziende che ancora non dispongono di una casella PEC ad attivarne una.
  • Le aziende hanno grossi problemi a gestire la PEC.

Questi due punti fanno emergere un’esigenza ben chiara: sempre più aziende avranno bisogno di qualcuno o qualcosa che li aiuti a semplificare l’uso della PEC in modo da:

  • renderla facile da usare e consultare come la posta elettronica tradizionale;
  • poterla conservare a norma;
  • poter consentire l’accesso a più persone in maniera chiara e organizzata.

Ecco perché la PEC può essere un’opportunità per te: quel qualcuno di cui hanno bisogno potresti essere tu. Quel qualcosa potrebbe essere Gateway PEC, un software che ti permette di semplificare la gestione della PEC erogando un nuovo servizio per i tuoi clienti.

Autore
Gabriele Palumbo
Nasco a Bologna ma ho vissuto l’infanzia in Piemonte, l’adolescenza in Puglia e la maturità tra Umbria, Toscana, Puglia, Emilia-Romagna e Lombardia (e non è ancora finita). Ho avuto quindi modo di entrare in contatto con diversi ambienti e contesti sociali. Una formazione umanistica (Sociologia della devianza a Perugia e Relazioni Internazionali a Pisa), passione per la scrittura e decine di corsi sul mondo digital sono state ottime basi per entrare nel campo del marketing e della comunicazione. Nel 2015 pubblico il romanzo breve “Ci siamo solo persi di vista” e, a inizio 2019, pubblico la biografia della rock band “Ministri”, entrata in poche ore nei Top Sellers di Amazon. Un romanzo è in fase di scrittura. Terminati gli studi entro attivamente nel mondo della musica, organizzando svariati concerti e un festival, e della comunicazione digitale, gestendo la linea editoriale di blog e social e ricoprendo ruoli di copywriter e content editor. Nel 2017 entro nel collettivo Dischirotti. occupandomi dei contenuti web, mentre il 2018 mi vede prima nell’agenzia FLOOR concerti come booking agent per svariati artisti e poi in VOX concerti come direttore di produzione. Tornato a Bologna inizio a collaborare con l’etichetta discografica Manita Dischi come project manager e svolgo un tirocinio presso l’agenzia di marketing e comunicazione digitale Engine Lab, nel ruolo di content editor. Dal 2020 al 2023 ho collaborato, sia come editor che come contributor, con Fantastico.esclamativo, newsletter letteraria e rivista culturale creata da Alberto Guidetti de Lo Stato Sociale. Ogni due sabati invio “Capibara”, una newsletter che tratta di attualità e meme in un progetto che, occasionalmente, porto anche dal vivo sotto forma di Stand-Up. Attualmente ricopro il ruolo di Channel Marketing Manager in Achab, con particolare focus su contenuti editoriali, analytics, marketing automation e CMS.
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