Backup, DR e business continuity

Perché devi proteggere il tuo business

06 Aprile 2016

In un post precedente ci siamo occupati dei differenti tipi di dati che la tua azienda e i tuoi clienti devono proteggere e cosa significherebbe perderli.
Oggi ci occupiamo di capire perché la business continutiy è importante ed è un argomento che va affrontato subito, prima che sia troppo tardi!


La maggior parte delle persone pensa a incendi, uragani e ad altre calamità naturali quando si parla di disastro, ma la realtà è che i disastri possono succedere per molto meno.
Basta un cryptovirus, un errore umano, un crash dei server o anche un collaboratore malintenzionato.
Anche questi “disastri minori” causano un downtime, ossia un fermo dell’attività, e hanno un impatto devastante a livello economico.
 
Per avere un’idea dell’impatto economico di un downtime ti segnalo alcune risorse grazie alle quali puoi farti un’idea:

  • RTO calculator, per calcolare velocemente il costo di un dowtime.
  • Un calcolatore di costi di downtime per qualsiasi incidente che blocca l’azienda.
  • Podcast sul costo di un incidente IT.

 
Se questi link non ti chiariscono che impatto ha un downtime relativamente alla tua realtà, ti faccio alcuni esempi pratici che spiegano inequivocabilmente il significato di downtime e i costi connessi.
 
Il dentista o il dottore
Uno studio dentistico o uno studio medico nel quale si sono fermati i server.
Quanto si può stare fermi prima che il problema diventi “pesante”?
Vediamo l’impatto: non si sa più l’ordine dei clienti, le cartelle cliniche non sono accessibili e si è costretti a mandare indietro i clienti perché non si è in condizioni di lavorare.
Non solo, ma se si perdono i dati delle cartelle cliniche e i dati relativi alla fatturazione, uno studio medico è a serio rischio di chiusura.
Hai presente cosa vorrebbe dire?
Per questo tipo di realtà la business continuity è necessaria.
 
 
Studio di commercialisti
I professionisti e le segretarie devono accedere a determinati documenti ma non possono perché c’è stata un’infezione di cryptovirus.
Vediamo l’impatto: innanzitutto probabilmente si andrà a pagare un riscatto semplicemente per riprendere possesso di ciò che era già proprio: ossia i file sul server.
Se non vengono recuperati i dati?
Si perdono anni di dati, bilanci e conteggi, oltre naturalmente al cliente. E il cliente non farà certo una buona promozione allo studio in questione.
 
Punto vendita
Un negozio o un punto vendita registra decine o centinaia di transazioni al giorno: se c’è un guasto al sistema informativo, il negozio non può più vendere e registrare transazioni
Vediamo l’impatto: il negozio potrebbe essere costretto a cessare la vendita finché il danno non è ripristinato, perdendo quindi potenzialmente molti soldi a causa di mancate vendite.
Se non c’è un sistema di failover e recovery veloce, il punto vendita continua non solo a perdere denaro ma anche a perdere in immagine perché i clienti non possono più comprare: agli occhi del cliente il negozio non è più in grado di erogare il suo servizio, cioè vendere la merce.
 
Riesci a capire il danno che un fermo dei sistemi IT può causare?
 
Benché queste siano tre situazioni specifiche, eventi come questi si verificano quotidianamente ovunque.
Evitarli non è sempre possibile, ma limitare i danni è possibile grazie a un buon piano di disaster recovery e business continuity

(Tratto dal blog di Datto

Autore
Gabriele Palumbo
Nasco a Bologna ma ho vissuto l’infanzia in Piemonte, l’adolescenza in Puglia e la maturità tra Umbria, Toscana, Puglia, Emilia-Romagna e Lombardia (e non è ancora finita). Ho avuto quindi modo di entrare in contatto con diversi ambienti e contesti sociali. Una formazione umanistica (Sociologia della devianza a Perugia e Relazioni Internazionali a Pisa), passione per la scrittura e decine di corsi sul mondo digital sono state ottime basi per entrare nel campo del marketing e della comunicazione. Nel 2015 pubblico il romanzo breve “Ci siamo solo persi di vista” e, a inizio 2019, pubblico la biografia della rock band “Ministri”, entrata in poche ore nei Top Sellers di Amazon. Un romanzo è in fase di scrittura. Terminati gli studi entro attivamente nel mondo della musica, organizzando svariati concerti e un festival, e della comunicazione digitale, gestendo la linea editoriale di blog e social e ricoprendo ruoli di copywriter e content editor. Nel 2017 entro nel collettivo Dischirotti. occupandomi dei contenuti web, mentre il 2018 mi vede prima nell’agenzia FLOOR concerti come booking agent per svariati artisti e poi in VOX concerti come direttore di produzione. Tornato a Bologna inizio a collaborare con l’etichetta discografica Manita Dischi come project manager e svolgo un tirocinio presso l’agenzia di marketing e comunicazione digitale Engine Lab, nel ruolo di content editor. Dal 2020 al 2023 ho collaborato, sia come editor che come contributor, con Fantastico.esclamativo, newsletter letteraria e rivista culturale creata da Alberto Guidetti de Lo Stato Sociale. Ogni due sabati invio “Capibara”, una newsletter che tratta di attualità e meme in un progetto che, occasionalmente, porto anche dal vivo sotto forma di Stand-Up. Attualmente ricopro il ruolo di Channel Marketing Manager in Achab, con particolare focus su contenuti editoriali, analytics, marketing automation e CMS.
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