Business

Perché è un ottimo momento per essere un MSP

04 Febbraio 2020

Sei già passato da quello che gli americani chiamano modello break-fix all’erogazione di servizi IT secondo il modello MSP? Allora hai preso una decisione saggia e lungimirante.

Ma anche se stai pensando di cambiare ora il tuo modello di business sei ancora in tempo per salire a bordo del treno MSP.

Perché? Perché il mercato è vivo e in continua crescita. E non lo dico io, lo dicono i numeri.

I ricercatori di Mordor Intelligence prevedono una crescita anno su anno dell’11,5% per il mercato dei Managed Service Provider, che passerebbe dal valore di oggi di 168 miliardi di dollari a 319,5 miliardi nel 2023.

Ma perché chi si occupa di fare analisi di mercato è così certo del boom dei servizi IT gestiti?

crescita msp

I motivi della crescita

Sicuramente alla base della crescita, già in corso, di questo mercato ci sono le aziende, in particolare le PMI.

A livello globale stiamo assistendo a un processo di trasformazione digitale delle imprese, le quali per rimanere competitive non possono fare a meno di dotarsi di software e tecnologie moderni, oltre che di una buona connettività.

Per questo motivo hanno bisogno di un’IT più strutturato e funzionante e di qualcuno che se ne prenda cura.

Ma perché ti parlo di PMI?

Perché le grandi aziende è già da un po’ che utilizzano gli strumenti informatici e si preoccupano dei propri sistemi IT.

Ma l’avvento del cloud e lo sviluppo tecnologico hanno reso scalabili queste tecnologie, mettendole a disposizione di chiunque, dalle realtà enterprise alle microimprese.

Trovandosi nel bel mezzo di questo processo di digitalizzazione, le PMI, e quindi i tuoi clienti, si trovano ad affrontare una serie di sfide per le quali non sono attrezzate:
 

  • Il cloud e le applicazioni SaaS: le PMI hanno bisogno di essere guidate. Non hanno idea di cosa fare, di quali software dotarsi, quali applicazioni è opportuno portare nel cloud e quali invece “tenere in casa”.
  • La cyber security: le PMI sono diventate il bersaglio preferito dei cyber criminali. Perché? Perché sono piccole, poco strutturate e pensano che avere un antivirus sia sufficiente a proteggersi. Usare solo l’antivirus agli occhi di un malintenzionato equivale a lasciare le chiavi di casa sotto uno zerbino con su scritto “guarda qui sotto”.
  • Il GDPR: ogni processo aziendale delle PMI passa ormai attraverso uno strumento informatico, ogni informazione aziendali risiede nei dati. Ma sanno davvero come trattare questi dati? Sanno come adeguarsi ai nuovi regolamenti ed evitare multe salate?
  • Lo smartworking: poter lavorare ovunque si voglia è una grande opportunità. Ma le PMI sono pronte a gestire i rischi del telelavoro?

Tutte le PMI si trovano o si troveranno a breve ad affrontare questi problematiche e c’è solo una persona che può risolverle.

Tu che sei un MSP.

Ovviamente non sto dicendo che devi prenderti in carico tutti i clienti del mondo, ma immagino tu abbia capito il concetto.

Anche i grandi si muovono

Le opportunità offerte dal mercato MSP non potevano passare inosservate.

Per questo motivo anche grandi nomi, che fino a poco tempo fa si occupavano di vendere “ferro” e avevano un modello di business totalmente diverso, hanno iniziato a proporre soluzioni che sul modello as a service e a impacchettare ogni cosa sotto forma di subscription.

Ma non solo.

Negli ultimi 3-4 anni c’è stato un giro di fusioni e acquisizioni che ha coinvolto:

  • vendor di soluzioni per MSP;
  • Managed Service Provider stessi che vengono “comprati” da altri MSP o da aziende che vogliono investire in questo mercato e che hanno fiutato un’opportunità;
  • fondi di Private Equity: si tratta di fondi di investimento che quando si muovono per effettuare un’acquisizione sono certi del ritorno sull’investimento.

Provo a fare un rapido recap di alcuni dei più importanti movimenti degli ultimi anni, vado a memoria per cui sicuramente mancherà qualcosa:

  • 2013: Insight ha comprato Kaseya.
  • 2016: Kaseya ha comprato Vorex , che poi è diventato BMS, Solarwinds ha acquisito LogicNow.
  • 2017: il fondo Vista ha comprato Datto che poi ha comprato Autotask.
  • 2018: Kaseya ha comprato Unitrends, SpanningTree, IT Glue e RapidFire Tools. Inoltre Auvik ha acquisito Talaia.
  • 2019: Solarwinds ha comprato Passportal, Kaseya ha comprato ID Agent, Thoma Bravo ha comprato Solarwinds. Carbonite ha comprato Webroot ed è a sua volta stata acquisita da OpenText. ConnectWise ha acquisito Continuum e IT Boost.
  • 2020: Il fondo Insight Partners ha acquisito Veeam.

Tutto questo movimento conferma che tutti si sono accorti del grande momento di forma del mercato MSP.

Le conseguenze per gli MSP

Che impatto hanno tutte queste acquisizioni su di te e chi fa il tuo mestiere?

Sicuramente aziende che in passato disponevano di risorse limitate ora possono investire maggiormente e migliorare i propri prodotti.

E’ questa anche la visione di Charlie Tomeo, VP of Channel Sales di Webroot, che commenta così l’acquisizione di Carbonite da parte di OpenText:

“L’acquisizione di Carbonite e Webroot posiziona OpenText come leader di mercato nella cyber resilience, aggiungendo alla loro vasta gamma di soluzioni di gestione delle informazioni soluzioni per la sicurezza degli endpoint e il disaster recovery. Ora abbiamo l’opportunità di combinare la protezione degli endpoint di Webroot con le funzionalità EDR di OpenText e le soluzioni di backup e ripristino di Carbonite per soddisfare le esigenze degli MSP che richiedono soluzioni complete che siano sia facili da usare che incredibilmente efficaci. Non ci saranno cambiamenti nella qualità del supporto che i nostri partner e clienti si aspettano da noi. In futuro, avranno accesso a soluzioni più complete e trarranno vantaggio dal nostro accesso a maggiori risorse, che ci permetterà di costruire prodotti ancora migliori.”

Un’altra conseguenza delle acquisizioni degli ultimi anni è la formazione di grossi “blocchi” di prodotti controllati da grandi aziende o fondi di investimento.

Tuttavia è difficile che questo consolidamento porti a una situazione in cui i prodotti appartenenti a un’azienda siano in grado di funzionare solo tra di loro.

Questo perché nel momento in cui un’azienda che vende soluzioni per MSP viene acquisita, si acquisiscono anche tutti i clienti esistenti, i quali utilizzano la soluzione integrandola con i propri strumenti da MSP.

Rimuovere queste integrazioni decreterebbe di fatto la morte di quel prodotto.

Per concludere, se un prodotto che utilizzi per erogare servizi dovesse venire acquisito, dovresti verificare che la “casa madre” abbia ben chiaro come funziona il modello di business e come i prodotti e le soluzioni per MSP dovrebbero funzionare.

Oltre a questo non dovresti preoccuparti troppo finché quella soluzione o prodotto continua a risolverti un problema.

In tal senso Philip Weber Managing Director di MailStore, anch’essa appartenente al gruppo Carbonite, rassicura i propri partner dopo l’acquisizione da parte di Open Text:

“L’archiviazione email è parte integrante del crescente mercato dell’archiviazione delle informazioni e OpenText è l’azienda che gestisce informazioni per eccellenza, sicuramente un ottimo punto di partenza per noi. Continueremo ad accrescere le nostre competenze e a migliorare le nostre tecnologie sotto OpenText, tutto ciò che siamo, cosa facciamo e come collaboriamo con i nostri partner rimarrà invariato.”

In ogni caso è sempre bene “prestare orecchio” a questo tipo di notizie ed essere consci dei movimenti che coinvolgono il mercato.

Conclusioni

Non c’è momento migliore di questo per essere un MSP e le prospettive di crescita sono davvero esaltanti: ora sta a te saper cogliere l’opportunità e trovare le mosse giuste per massimizzare i benefici per la tua azienda.

A tal proposito ti segnalo MSP Day, un evento pensato apposta per gli MSP o per chi ha intenzione di diventarlo. Si tratta di un’occasione importante per trarre spunti su come migliorare la tua azienda e scoprire nuove soluzioni per erogare servizi IT.
 

Autore
Gabriele Palumbo
Nasco a Bologna ma ho vissuto l’infanzia in Piemonte, l’adolescenza in Puglia e la maturità tra Umbria, Toscana, Puglia, Emilia-Romagna e Lombardia (e non è ancora finita). Ho avuto quindi modo di entrare in contatto con diversi ambienti e contesti sociali. Una formazione umanistica (Sociologia della devianza a Perugia e Relazioni Internazionali a Pisa), passione per la scrittura e decine di corsi sul mondo digital sono state ottime basi per entrare nel campo del marketing e della comunicazione. Nel 2015 pubblico il romanzo breve “Ci siamo solo persi di vista” e, a inizio 2019, pubblico la biografia della rock band “Ministri”, entrata in poche ore nei Top Sellers di Amazon. Un romanzo è in fase di scrittura. Terminati gli studi entro attivamente nel mondo della musica, organizzando svariati concerti e un festival, e della comunicazione digitale, gestendo la linea editoriale di blog e social e ricoprendo ruoli di copywriter e content editor. Nel 2017 entro nel collettivo Dischirotti. occupandomi dei contenuti web, mentre il 2018 mi vede prima nell’agenzia FLOOR concerti come booking agent per svariati artisti e poi in VOX concerti come direttore di produzione. Tornato a Bologna inizio a collaborare con l’etichetta discografica Manita Dischi come project manager e svolgo un tirocinio presso l’agenzia di marketing e comunicazione digitale Engine Lab, nel ruolo di content editor. Dal 2020 al 2023 ho collaborato, sia come editor che come contributor, con Fantastico.esclamativo, newsletter letteraria e rivista culturale creata da Alberto Guidetti de Lo Stato Sociale. Ogni due sabati invio “Capibara”, una newsletter che tratta di attualità e meme in un progetto che, occasionalmente, porto anche dal vivo sotto forma di Stand-Up. Attualmente ricopro il ruolo di Channel Marketing Manager in Achab, con particolare focus su contenuti editoriali, analytics, marketing automation e CMS.
Commenti (0)
Iscriviti
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Guarda tutti i commenti