Se esamini con attenzione le norme previste dai più diffusi servizi di posta elettronica e servizi in cloud, ti accorgerai di come sia sempre esplicitamente esclusa la responsabilità del fornitore in caso di perdita di dati in qualsiasi modo provocata (dal guasto dell’infrastruttura alla cancellazione da parte dell’utente o all’intervento di qualche malware).
Non solo! La disattivazione di un account, di solito effettuata nel momento in cui un dipendente se ne va dall’azienda, comporta la cancellazione di tutte le relative informazioni (a meno di non pagare un extra, tuttavia sempre per un tempo limitato), con buona pace della conservazione dei dati cui le aziende sono soggette.
Dunque la decisione di affidare il tuo sistema di posta elettronica (e anche il file system) in outsourcing riguarda l’infrastruttura e nulla più. Il cloud non esime dal continuare a preoccuparsi dei backup come si è sempre fatto.
È per questo motivo che i produttori di soluzioni per il backup hanno messo a punto, negli ultimi anni, una serie di funzionalità orientate al cloud attraverso le quali le aziende possono automatizzare la creazione di copie di messaggi email e file mettendosi al riparo da problemi come:
- cancellazioni accidentali;
- cancellazioni volontarie;
- perdite di dati;
- rimozione di caselle email;
- superamento della capacità prevista dal provider;
- accesso ai dati anche in caso di interruzione del servizio.
Disporre di una copia locale dell’intero patrimonio di posta elettronica e archivio di file significa, inoltre, avere maggior flessibilità nella definizione dei piani di archiviazione dei dati che abbiano esaurito la propria vita utile attiva, ma di cui sia necessaria comunque la conservazione a scopi storici o normativi.
Naturalmente è possibile sopperire alle carenze di un servizio cloud rivolgendosi… a un altro servizio cloud.
In questo caso, le funzioni di backup o archiviazione dei dati possono essere appoggiate su un differente cloud provider specializzato nella conservazione dei dati.
L’importante è sempre verificare quale sia esattamente il grado di responsabilità condivisa associata a un determinato servizio cloud. I vari approcci al cloud (IaaS, PaaS, SaaS) si contraddistinguono infatti per assegnare più o meno responsabilità a ciascuna parte, ma ciò che rimane invariato è il fatto che non puoi esimerti dalla tua quota di obblighi e cautele.

Dallo schema qui sopra si evincono facilmente i punti in cui, per ciascun approccio al cloud, terminano le responsabilità del fornitore e iniziano quelle del cliente, quindi le tue. Persino il modello SaaS, quello che carica la maggior parte del lavoro sulle spalle del provider, lascia che sia il cliente a occuparsi dei dati. Una decisione peraltro logica dal momento che nell’economia dell’informazione i dati rappresentano il frutto della produzione di un’azienda, e quindi appartengono alla sua sfera interna.
Quindi, il fatto che un dato risieda nel cloud non significa automaticamente che sia al sicuro.
Anche le aziende che utilizzano applicazioni cloud sono soggette a perdita di dati: cancellazioni accidentali, attacchi da parte di virus, personale che lascia l’azienda e cancella volontariamente file e informazioni e indisponibilità dei servizi da parte del fornitore di servizi cloud.
Un backup automatizzato e sicuro della posta elettronica e dei dati che risiedono nel cloud protegge le informazioni aziendali, fa risparmiare tempo e aumenta l’efficienza.
Datto SaaS Protection è qui per questo, ma come funziona e quali sono le sue funzionalità? Ne parliamo in un webinar on demand.
