In un recente articolo apparso su Tom’s Hardware si parlava di una ricerca commissionata da HP secondo la quale la tendenza al Bring Your Own Device porta a violazioni di sicurezza in un‘azienda su cinque che adotta questo modello di lavoro.
Il rischio non è tanto (o solo) legato al fenomeno BYOD in sé, quanto al fatto che se ne parli tanto ma si faccia poco.
Il vero buco della sicurezza dei dispositivi mobili è far finta che non esistano, perché un "oggetto" non gestito è di per sé un problema, perché è una variabile incontrollabile.
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L’unica cosa certa per chi si occupa di IT…
Integrazione del mobile nell’IT aziendale
Se gestiamo un PC, perché non dovremmo gestire uno smartphone?
Certo, su un dispositivo aziendale potremmo voler installare un agente per capire cosa viene fatto e come sul dispositivo, o vorremmo poter localizzare dove si trova il tablet, mentre sul dispositivo di proprietà del dipendente non si ha la liberta di fare ciò che si vuole e non si possono mischiare dati privati con dati aziendali… un problema complesso.
Proprio davanti a questa complessità però Kaseya EMM (Enterprise Mobility Management) viene in aiuto.
Il modulo di Kaseya dedicato al mobile permette di gestire i dispositivi mobili sia aziendali sia privati (BYOD) all’interno dello stesso framework con il quale si gestiscono PC e server.
Dallo stesso ambiente in cui installi una patch su un server puoi installare un agente su un tablet aziendale per gestirlo e puoi governare il BYOD permettendo di accedere in sicurezza a documenti e applicazioni aziendali a un dipendente che sta utilizzando il proprio smartphone.
Provare per credere: Kaseya EMM (Enterprise Mobility Management).