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Il patching è il cuore delle manutenzioni preventive, l’asse portante perché si applica al sistema operativo che regge e fa funzionare tutto l’ecosistema che costituisce una macchina informatica. Per questo motivo il patch management è una delle attività più difficili e critiche per un’azienda, ma se adeguatamente adottata porta benefici in termini economici e di sicurezza. Ne parliamo con Alessio Urban, Tech Support Manager di Achab, e Furio Borsi, Tech Support Specialist di Achab.
Negli anni si è andato consolidando un modello di pricing basato sul numero complessivo di dispositivi da gestire: se la gestione di un dispositivo costa X e i dispositivi (PC e server) sono 15, allora il costo sarà X moltiplicato 15. Lo scenario ICT in rapida evoluzione porta però a ripensare questo approccio commerciale perchè inizia a mostrare alcuni limiti, che spesso vanno a danno del fornitore, nel senso che può essere costretto ad abbassare i propri margini.
Lenovo ha preinstallato su parecchi propri PC il software Superfish. Questo software è molto simile a un virus/malware, e più precisamente si tratta di un adware, ossia un software legato alla pubblicità. Ecco cosa fare se hai decine di PC Lenovo con questo problema.
Kaseya ha recentemente pubblicato i risultati di un sondaggio sui servizi e sui prezzi dei Service Provider che utilizzano il loro software come piattaforma per erogare i propri servizi. Se eroghi servizi IT e ti chiedi se il tuo prezzo è allineato alla concorrenza, gli altri quanto costano, quali servizi offrono, se offrono assistenza sui server o anche sui desktop e se dal cloud ricavano dei soldi, troverai interessante leggere i risultati di questo sondaggio.
Il 2015 è iniziato con il rilascio, avvenuto il 31 gennaio, di Kaseya 9, che segna un passo importante nella strategia globale dell'azienda: integrare all'interno del framework di gestione dell'IT anche la gestione dei dispositivi mobili. EMM (Enterprise Mobility Management) è un nuovo modulo che integra soluzioni per la gestione dei dispostivi mobili, per la gestione del BYOD e delle applicazioni. Una sola soluzione per gestire da un'unica interfaccia: BYOD (Bring Your Own Device): un sistema sicuro per utilizzare applicazioni e risorse aziendali, per accedere ai server aziendali con possibilità di modificare i documenti in totale sicurezza; MDM (Mobile Device Management): la gestione dei dispostivi mobili in senso "classico": tracking dei dispositivi, cancellazione remota, applicazione di policy di sicurezza e di configurazione dei servizi, come email e Wi-Fi; MAM (Mobile Application Management): per gestire applicazioni non consentite e/o richieste.
Se hai un reparto o qualche persona che si occupa di supporto tecnico allora probabilmente i tuoi tecnici affogano nelle email e non riesci mai a capire dove va a finire il loro tempo…
I vantaggi dell'automazione si fanno apprezzare fin dal 1908, quando Henry Ford creò la catena di montaggio per la produzione della sua famosa Model T, quella del "qualsiasi colore vogliate purchè sia nero". Prima dell'arrivo delle catene di montaggio le automobili venivano assemblate da esperti team di meccanici, falegnami e tappezzieri che costruivano ogni veicolo individualmente. Le prime automobili dunque erano prodotti "artigianali" che richiedevano molto tempo con costi conseguentemente elevati. La catena di montaggio di Ford ribaltò totalmente questo paradigma: invece di assegnare un team dedicato a ciascuna vettura, erano le vetture che man mano venivano spostate attraverso una serie di operai specializzati. Ciascun operaio continuava a ripetere un determinato numero di azioni diventando sempre più esperto nel farlo, così da ridurre i tempi e i costi di produzione. Implementando e perfezionando il processo, Ford riuscì a ridurre i tempi di assemblaggio di un'auto di oltre il 50% abbattendo i prezzi della Model T da 825 a 575 dollari in soli quattro anni.
Sono passati otto anni da quando ho installato il mio primo agente Kaseya e da quanto ho fatto il primo controllo remoto di un PC dietro un firewall senza porte mappate e senza avere a disposizione IP pubblici. In un tempo variabile fra uno e tre minuti ero in grado di collegarmi virtualmente a qualsiasi PC: non potevo credere ai miei occhi! Ma in tutti i questi anni, l'IT non solo non è rimasto fermo, ma ha fatto passi da gigante e il mondo è cambiato. E anche Kaseya deve cambiare. Anzi è cambiato. Con l'avvento di Kaseya 7.0 il controllo remoto entra in una nuova era Il nuovo controllo remoto ha tre obiettivi principali: connessione in massimo sei secondi; connessione il 99% delle volte; esecuzione veloce anche su connessioni con alta latenza. Per raggiungere questi obiettivi ambiziosi doveva cambiare tutto: nuovo codice, nuovi metodi, nuove tecnologie. E così è stato.