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Il futuro dell'IoT prevede una crescita costante con oltre 27 miliardi di dispositivi online entro il 2025. Altre tecnologie come l’intelligenza artificiale e il machine learning, il 5G e l’SD-WAN, stanno diventando realtà.
Negli ultimi tempi, all’interno delle reti, si possono trovare non solo pc, server e stampanti, ma anche telecamere, smart TV e altro ancora. Siamo davanti al cosiddetto IoT: internet delle cose. Ma cosa è davvero l’IoT? Quali i benefici? Quali i rischi? Quali le opportunità per gli MSP? Ne parliamo con Giancarlo Fanelli, CTO di Domotz, e con Claudio Panerai, responsabile del portfolio prodotti di Achab, per la rubrica “SpuntIT”.
Quando avvii Auvik su una rete per la prima volta, il software inizia a monitorare il network automaticamente alla ricerca di più di 40 tipi di potenziali problemi. Nel momento in cui il tool rileva un problema ti invia degli alert. Ma come gestire, invece, le semplici segnalazioni informative? Scopri in questo articolo cosa fare.
Quando i clienti hanno problemi di connettività è spesso difficile capirne l'origine e si corre il rischio di passare ore o giorni a fare troubleshooting. Fortunatamente esiste un modo per accorciare drasticamente i tempi di troubleshooting e risolvere i problemi in pochissimo tempo.
Ti è mai capitato di andare da un cliente per risolvere un problema di connettività e scoprire che tutto era dovuto a una pessima configurazione di alcune funzionalità dello switch che tu non avresti mai abilitato o disabilitato? Vediamo insieme le 3 feature degli switch che non conviene modificare quasi mai.
Esistono molti software in grado di gestire e monitorare gli endpoint in maniera efficace. Basti pensare ai numerosi software RMM presenti sul mercato. Ma i PC, i server, le stampanti e i dispositivi mobili fanno parte di un ambiente più grande con cui interagiscono in ogni istante: la rete. Come fare, dunque, a gestire il network dei tuoi clienti? Ne abbiamo parlato nel corso di un webinar: guarda la registrazione per scoprire di più!
"Auvik apporta un significativo valore aggiunto essendo il primo prodotto del suo genere esplicitamente progettato per le esigenze degli MSP multi-vendor come noi". Parola di Emanuele Briganti, CTO di PC System
Ti è mai successo di arrivare da un cliente e scoprire che dal sono stati creati nuovi utenti o nuovi amministratori? O che ci sono stati accessi non autorizzati al server? Queste anomalie sono dei campanelli d'allarme che vanno analizzati per prevenire una potenziale intrusione: per saperne di più guarda il video!
Sai che il 70% dei Data Breach ha origine all'interno della rete? Che siano causati in maniera fraudolenta o involontaria non fa differenza: per prevenire un'intrusione c'è bisogno di sapere con esattezza ciò che accade nella tua rete o in quelle dei tuoi clienti.
Ogni tanto fa bene ricorrere al... LSP! Quante volte mi è capitato di trovarmi in questa orribile situazione: su un certo pc funzionano tutte le applicazioni tranne una. Apparentemente non c'è motivo per cui quella dannata applicazione non debba funzionare. Allora inizio a eseguire ogni sorta di diagnostico senza scoprire nulla. Il passo successivo in genere consiste nel cominciare a eseguire curiosi e complessi rituali scaramantici, come se servisse a qualcosa. Finchè... lampo di genio! Potrebbe essere colpa del LSP (non ho scritto LSD, ho scritto LSP!). Che cos'è LSP? Il Layered Service Provider è una funzionalità di Windows che permette al software di installarsi e accedere a tutto il traffico di rete. Normalmente è una funzione ampiamente utilizzata da software antivirus, monitor di rete e (perchè no?) anche dal malware...