Quindi se il computer infettato NON è stato riavviato allora c’è possibilità di recuperare i dati.

Il decryptor in questione si carica in memoria, scopre i numeri primi usati per crare la cifratura e provvede a rimettere in chiaro i file. L’eseguibile può essere scaricato da GitHub.
I file cifrati (.WNCRY) restano sul computer anche dopo il processo di decrittazione; il file pulito viene creato ex novo, quindi ti troverai sul computer due file: uno cifrato e uno in chiaro.
Se vuoi vedere il funzionamento di WannaCry e del successivo “lancio” del decryptor ti consiglio questa gif animata.
Naturalmente dopo aver recuperato i file è opportuno farne immediatamente un backup.
Informazioni più particolareggiate le trovi nel post dell’ottimo Matt Suiche, ricercatore che ha contribuito notevolmente al lavoro contro questo virus.
Se vuoi approfondire genesi, aspetti tecnici e prevenzione contro WannaCry, vai all’articolo di approfondimento.